ROMA - UN BUS SI INCASTRA SOTTO UN PONTE
Mirko Polisano per “il Messaggero”
Sull' asfalto, un tappeto di vetri in frantumi e sangue ovunque. È di 18 feriti il bilancio dell' incidente di ieri mattina che ha visto un pullman di turisti rimanere incastrato sotto un ponte della ferrovia Roma-Lido.
Il più grave è un bambino di dieci anni, ricoverato all' ospedale Sant' Eugenio di Roma in codice rosso. Ha riportato un forte trauma cranico, ma non è in pericolo di vita. È accaduto ad Acilia, a pochi chilometri dal centro della Capitale. È qui che una comitiva di turisti inglesi e francesi era diretta: una tappa fissata per questi giorni di vacanza in Italia. Intorno a mezzogiorno, il pullman, partito da un vicino camping, ha centrato in pieno il cavalcavia che porta alla via Ostiense.
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LA DINAMICA «Abbiamo visto il ponte avvicinarsi- dice uno dei passeggeri a bordo- e l' autista non ha rallentato. Forse non l' ha visto». è questa l' ipotesi a cui stanno lavorando anche gli agenti della polizia municipale di Ostia. Una distrazione o una svista alla base dell' incidente. L' autista, M.D.D., leccese di 70 anni, è stato anche sottoposto ai test per verificare la presenza di droga e alcol nel sangue.
L' esito è stato negativo. L' uomo, con tutta probabilità, non si è accorto di quello che stava accadendo. Eppure il pericolo su quel ponte era segnalato con un cartello che indicava l' altezza massima consentita: 2 metri e 40. Nettamente inferiore- almeno di mezzo metro- alle dimensioni del pullman.
IL GIALLO Sulla strada non sono state trovati segni di frenata, circostanza che fa presupporre che il mezzo è andato dritto per la sua strada.
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Non è esclusa nemmeno l' alta velocità, considerato che il ponticello ferroviario si trova alla base di una discesa che potrebbe aver agevolato un' accelerazione.
C' è anche un giallo da risolvere.
Da quanto accertato dalla polizia municipale, a un primo esame dei moltissimi cronotachigrafi rinvenuti nel bus non c' era traccia del nome del conducente, che sarebbe comparso in via eccezionale per la prima volta solo nella giornata di ieri. È sufficiente questo come elemento per far supporre che con tutta probabilità l' anziano conducente fosse poco pratico nella guida dei bus.
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Più plausibile, stando alle indiscrezioni che trapelano dall' indagine, che il 70enne, titolare della ditta individuale che si occupa del trasporto dal campeggio alle stazioni metro, avesse sostituito in emergenza qualcuno alla guida. Secondo quanto ricostruito dai vigili urbani di Ostia, il pullman di una ditta privata trasportava i turisti del camping Fabulous con un servizio navetta verso la vicina stazione, perché la vecchia fermata Cotral sulla Colombo era stata spostata.
LE VOCI Sono stati momenti di terrore per tutti. «Siamo vivi per miracolo- dice un turista- le prime quatto file del pullman è come se fossero state risucchiate. Non so come siamo potuti uscire tutti sani e salvi da questo incubo. Ho visto quel bambino cadere davanti a me». Alcuni feriti sono stati soccorsi direttamente sul marciapiede. Tutti hanno ancora la paura negli occhi. Il bambino di 10 anni tra loro è il più grave. Un codice rosso per il trauma cranico riportato. Il piccolo non ha mai perso conoscenza e se la caverà.
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URLA E PIANTI «Eravamo appena partiti- dice un altro passeggero inglese- sul pullman c' era silenzio ed eravamo diretti alla fermata della metro. Poi lo schianto. È stato terribile: grida, pianti e ognuno che cercava di aiutare l' altro, soprattutto i più piccoli». Il mezzo, infatti, aveva a bordo tanti minori.
Sul pullman viaggiavano famiglie che di li a poche ore sarebbero andate a visitare la Capitale. Poi l' impatto violento ha cambiato improvvisamente il programma della giornata. I passeggeri, poco più di venti, con gli sguardi sconvolti. Molti in lacrime e ridotti a una maschera di sangue. Qualcuno rinuncerà anche alla vacanza in Italia: «Voglio ritornare a casa e dimenticare tutto questo».