Estratto dell’articolo di Raffaella Troili per www.ilmessaggero.it

VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI - VIGNETTA BY OSHO

Prove, simulazioni di guerra nucleare. E immagini spaventose, seppur virtuali. Un canale televisivo di propaganda pro-Putin ha simulato un devastante attacco nucleare su Londra: mostra la città spazzata via da una palla di fuoco che «vaporizzerebbe all'istante» centinaia di migliaia di persone, causando 850.000 morti e due milioni di feriti.

La trasmissione del video di quattro minuti con commento in inglese - riporta il Daily Mail - sembra essere l'ultima mossa di una campagna concertata per dissuadere la Gran Bretagna dal dare il permesso all'Ucraina di consentire ai missili Storm Shadow di colpire obiettivi all'interno della Russia. I propagandisti e l'entourage di Vladimir Putin hanno ripetutamente messo in guardia dal rischio di utilizzare armi nucleari.

VLADIMIR PUTIN E LE ARMI NUCLEARI

Il video mostrato sul canale Telegram di Tsargrad inizia con una minaccia: «Immaginate per un momento che accada l'inimmaginabile. Un'arma nucleare esplode su Londra. In questo documentario esploriamo le conseguenze devastanti di questa catastrofe. Nella simulazione, useremo una testata con una potenza di 750 kilotoni. È una carica piuttosto potente».

Il commento avverte gli spettatori: «Dopo la detonazione, una palla di fuoco calda come il sole si espande rapidamente, raggiungendo un raggio di 950 metri (1.039 iarde). Tutto ciò che rimane intrappolato in questa palla di fuoco viene vaporizzato all'istante. Nella nostra simulazione, l'epicentro dell'esplosione è a Westminster.

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Le persone entro quel raggio non sentiranno nulla perché la velocità di trasmissione degli impulsi nervosi è più lenta: entro 5 km (3 miglia) dall'epicentro del raggio dell'esplosione, le aree di Londra, Camden Town, Kensington e Brixton saranno quelle che subiranno la maggiore distruzione».

Un ticker sullo schermo conta il numero dei possibili decessi. «Gli edifici saranno distrutti e i detriti riempiranno le strade, creando condizioni di estremo pericolo per tutti coloro che si trovano nelle vicinanze. Data la densità di popolazione nel centro di Londra, il bilancio iniziale delle vittime potrebbe superare le 250.000 persone e circa 600.000 feriti in un raggio di 10 km (6,25 miglia); le radiazioni causeranno ustioni di terzo grado.

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Entro quel raggio, tutto ciò che può bruciare prenderà fuoco: stazioni di servizio, automobili, sottostazioni elettriche, infrastrutture del gas. Gli impianti esplosivi esploderanno e amplificheranno l'effetto della devastazione su un'area enorme, che comprende zone da Camden a Greenwich e da Islington a Wandsworth». [...]

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