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    A LATINA UN CAPOSCOUT AVREBBE ABUSATO DI UN "LUPETTO", CIOÈ UN MEMBRO PIÙ PICCOLO DEL GRUPPO, DI 10 ANNI - IL RAGAZZO AVEVA ARCHITETTATO UN MODO PER RICATTARE I BAMBINI: TRAMITE UN PROFILO INSTAGRAM FALSO SI FACEVA INVIARE LE FOTO INTIME E POI CHIEDEVA LORO SOLDI PER NON DIVULGARLE - IL CAPOSCOUT FREQUENTAVA LA STESSA PARROCCHIA DEL DIACONO ARRESTATO PER VIOLENZA SESSUALE, ALESSANDRO FRATESCHI...


     
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    Estratto dell’articolo di Clemente Pistilli per www.repubblica.it

     

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    Tutte le attività estive sospese all’improvviso. Nessuna notte sotto le stelle in tenda e niente cene attorno al fuoco per lupetti e coccinelle, come vengono chiamati i bambini nei gruppi scout, a Terracina. Uno stop quello deciso dall’Agesci che ha lasciato sconcertate le famiglie dei più piccoli.

     

    Ma lo sconcerto sta cedendo il passo all’angoscia man mano che nella città pontina si vanno diffondono le indiscrezioni sulle motivazioni di quella decisione. Un capo scout, un assistente per l’esattezza, è indagato con l’accusa di aver abusato dei bimbi e ogni papà e mamma dei circa 140 bambini che frequentano l’associazione teme che il proprio figlio possa aver subito abusi.

     

    SCOUT SCOUT

    L’ennesimo scossone nell’ambito della Chiesa pontina e del Lazio in generale, dopo quelli arrivati con l’arresto del diacono Alessandro Frateschi, anche lui di Terracina, e dell’ex dirigente di Azione Cattolica, Mirko Campoli, di Tivoli.

     

    Le indagini sono partite dopo un porno-ricatto subito da due ragazzini scout di 14 e 16 anni. Quest’ultimi si sarebbero visti chiedere su Instagram da quella che doveva essere una coetanea delle foto intime. A un tratto, però, sono partiti messaggi di altro tenore. Sono spuntate fuori tracce che dietro il profilo della ragazzina in realtà si sarebbe celato un capo scout di 18 anni.

     

    E proprio quest’ultimo si sarebbe presentato dalle presunte vittime chiedendo loro soldi: “Conosco quella ragazza, datemi 100 euro e ci penso io. Altrimenti diffonde le vostre foto”. Sono partite le denunce e la polizia postale di Latina ha iniziato a indagare, sequestrando al sospettato, S.D.P. le sue iniziali, due smartphone e un tablet. [...]

     

    ALESSANDRO FRATESCHI ALESSANDRO FRATESCHI

    Ma c’è di più. Ben presto è infatti emersa anche la storia di uno dei lupetti, un bambino di dieci anni, che ha raccontato nel dettaglio di aver subito abusi dal capo scout all’interno dei locali parrocchiali e gli inquirenti temono che non sia stato l’unico.

     

    Il sostituto procuratore della Repubblica di Roma, Vittoria Bonfanti, ha aperto un’inchiesta e gli investigatori da un lato stanno analizzando il materiale sequestrato all’indagato e dall’altro stanno raccogliendo testimonianze. L’indagato frequentava la stessa parrocchia di Frateschi, ma al momento non è ancora chiaro se vi fossero contatti tra i due.

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