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    UN CARONTE (O GIANNI LETTA) A 5 STELLE - VINCENZO SPADAFORA GUIDA LUIGI DI MAIO NEI MISTERI (POLITICI) DELLA CAPITALE - PASSATO DA PRODI A BERLUSCONI, ORA E' IL PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA FACCIA ISTITUZIONALE DEI GRILLINI - PICCOLO GUAIO: IL SUO NOME SBUCA INTERCETTAZIONI DELLE INDAGINI SULA PREMIATA DITTA BALDUCCI & ANEMONE


     
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    Franco Bechis per “Libero Quotidiano

     

    VINCENZO SPADAFORA VINCENZO SPADAFORA

     Il problema se lo sono posti ovviamente da tempo, da quando si è capito che il M5S sarebbe pesato non poco nella politica che conta. Con chi parlare? Come avvicinarlo? Come fare conoscere il proprio lavoro, i propri piani, magari anche le proprie ambizioni?

     

    La domanda è rimbombata in ogni salotto della Capitale, e in tutti i posti di quel potere che a Roma è abituato a sciogliere con sapienza da secoli le resistenze di chi vorrebbe e potrebbe metterlo in riga. L' esigenza di quel mondo è diventata ancora più grande da quando sia pure in modo scomposto M5S ha conquistato l' amministrazione di Roma.

     

     E la risposta a chi cercava da qualche tempo è una sola: «Bisogna parlare con Vincenzo, è l' unica strada». Lui è il solo anello di congiunzione fra il vecchio e il nuovo mondo del potere a Roma. Si chiama Vincenzo Spadafora, è un ragazzo campano di Afragola (ma residente a Cardito) che in pochi anni ha fatto un carrierone. Il trampolino di lancio lo ebbe con il governo Prodi del 2006, quando fu nominato da Rutelli capo di gabinetto al ministero dei Beni culturali.

     

    vincenzo spadafora 5 vincenzo spadafora 5

    Dopo quella esperienza, a fine giugno 2008, Spadafora fu nominato presidente dell' Unicef Italia, esperienza fondamentale per intessere rapporti sempre più di alto livello. Da lì ha intessuto relazioni con l'allora governo in carica guidato da Berlusconi e soprattutto con il ministro delle Pari Opportunità dell' epoca, Mara Carfagna. Fu quasi disegnata per lui la carica di Garante per l'infanzia stabilita da una delle ultime leggi di quell' esecutivo, e che portò Spadafora su quella poltrona su indicazione dei presidenti delle Camere Fini e Schifani nel novembre 2011.

     

    Una carriera sempre in salita, con una piccola disavventura superata agevolmente: il suo nome era finito nei brogliacci delle intercettazioni nell'inchiesta sulla cricca degli appalti, che portò all' arresto di Angelo Balducci e Diego Anemone e una scia di guai anche per Guido Bertolaso. Spadafora era più volte al telefono con Balducci, e gli inquirenti annotarono «numerose conversazioni, sintomatiche di un loro rapporto di amicizia».

    Mara Carfagna e Vincenzo Spadafora Mara Carfagna e Vincenzo Spadafora

     

    Incontri, appuntamenti e favori vicendevoli. Da una parte uno stage pagato all'Unicef per il figlio di Balducci, dall' altra un incarico di consulenza per Spadafora nella struttura di missione per le celebrazioni del 150° anniversario dell' unità di Italia. Il nome del giovane Vincenzo in carriera spuntava in decine di pagine per sms, telefonate e incontri, ma lui ha superato indenne anche quella vicenda scivolosa privo di avvisi di garanzia.

     

    Dall'aprile scorso Spadafora affianca Luigi Di Maio come responsabile delle sue relazioni istituzionali. Lo segue come un'ombra in qualsiasi occasione (anche ai recenti funerali delle vittime del terremoto di Amatrice) ed è molto apprezzato. Cosa che a Roma si è notata subito (anche il suo lungo colloquio con la Raggi su un barcone sul Tevere), con soddisfazione..
     

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