Sergio Rame per il Giornale
post di Corsaro su Fiano
"Che poi, le sopracciglia le porta così per coprire i segni della circoncisione". E sotto la fotografia di Emanuele Fiano, parlamentare del Partito democratico autore della proposta di legge contro l'apologia di fascismo. Autore del post è Massimo Corsaro, deputato del gruppo di Fitto.
"Si io sono circonciso ed ebreo - replica l'esponente dem - orgogliosamente". Il Pd è subito sceso in campo per stigmatizzare il post, con il segretario Matteo Renzi che ne chiede immediatamente le dimissioni. "Chi insulta Fiano per la sua religione, insulta ciascuno di noi - ha twittato - Corsaro si dimetta, se sa cos'è la dignità".
Lo scontro si consuma mentre in parlamento si discute della proposta di legge sull'apologia del fascismo. E il post di Corsaro scatena l'ira di tutta la sinistra. "Esprime il peggio dell'antisemitismo di stampo fascista - tuona Fiano su Twitter - mi dispiace per mio padre e per tutti quelli che per via della circoncisione sono stati torturati, massacrati o uccisi. Mi dispiace che la mia battaglia culturale non sia stata abbastanza forte contro tutti questi. Non mi farete tacere".
massimo corsaro
Il Pd lancia subito l'hashtag #iostoconlele, il capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato parla di "razzismo", David Ermini lo accusa di essere "indegno di rappresentare il popolo italiano". E tutti quanti chiedono le sue dimissioni dal Parlamento. "Le sue parole sono un concentrato di quello strisciante antisemitismo che cerca solo l'occasione propizia per appalesarsi in tutta la sua virulenza - commenta Ermini - se ne vada, la sua presenza è una offesa per la democrazia".
Corsaro, antisemitismo?No,era dargli del "testa di..."
(ANSA) - La "battuta" sulla circoncisione di Fiano? Nessun antisemitismo, ma un attacco personale, dice l'autore, il deputato Massimo Corsaro, che spiega e rincara: "Ho piuttosto inteso, con un linguaggio "forte" come - purtroppo o per fortuna - si usa sui "social", ed usando una sua fotografia, dargli del "testa di c...".
In una nota il deputato fittiano sostiene: "Sono tristemente dispiaciuto, benché non sorpreso, che sia nata la solita orchestrata speculazione riguardo il mio "post" sul collega Fiano". Così Massimo Corsaro, deputato di Direzione Italia. "E fin troppo ovvio che nella mia battuta - certamente, e volutamente, indigesta ai sacerdoti del politicamente corretto - non vi é è non vi può essere alcuna forma né volontà di antisemitismo, o peggio ancora di coinvolgimento della comunità ebraica in un attacco esclusivo, circoscritto alla figura del deputato piddino che - lui si - maggiore rispetto dovrebbe portare alla storia da cui proviene, evitando di immiserirla in quotidiane speculazioni ad uso personale".
emanuele fiano
"E se per davvero qualcuno, in buona fede, ha frainteso la mia espressione, solo verso quel qualcuno - aggiunge Corsaro - mi scuso. Ho piuttosto inteso, con un linguaggio "forte" come - purtroppo o per fortuna - si usa sui "social", ed usando una sua fotografia, dargli del "testa di c...".
Alzi la mano chi non l'ha mai pensato di nessuno. Ed io lo penso di Fiano, di cui ricordo l'impegno ad impedire che - a Milano - ogni anno migliaia di giovani si incontrino per commemorare la figura di un diciassettenne, Sergio Ramelli, che adulto non è mai diventato perché suoi sodali politici di un triste passato gli strapparono la vita a suon di colpi di chiave inglese sulla testa. Questo, e nessun altro, il mio intendimento. Alla sinistra che rivolta la frittata per celare gli effetti del suo fallimento culturale, appuntamento nelle sedi politiche per argomentati confronti", conclude Corsaro.