Estratto dell’articolo di Roberto Russo per www.corriere.it
il documentario della tv svizzera rsi sull eruzione dei campi flegrei 1
Per Rsi, la tv pubblica svizzera di lingua italiana, non abbiamo scampo: un’eruzione ai Campi Flegrei distruggerà anche Napoli, coprendola sotto trenta metri (sic!) di materiale vulcanico; causerà problemi gravi in tutto il Meridione d’Italia e avrà importanti ripercussioni su buona parte del continente europeo.
Da alcuni giorni circola su YouTube un documentario del canale televisivo elvetico dal titolo quanto mai esplicito: «Napoli, il supervulcano che minaccia l’Europa». Un reportage di 42 minuti e 24 secondi da far tremare […] chi lo guarda e pubblicato il 4 aprile scorso.
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A partire dalle ricostruzioni animate che mostrano piazza del Plebiscito raggiunta e sommersa dalle nubi ardenti, la Chiesa di San Francesco da Paola distrutta con fiamme che escono dai finestroni, le due statue equestri abbattute; infine una visione d’insieme con una Napoli completamente sommersa da una coltre di pesante cenere e sullo sfondo, risparmiata dalla catastrofe, la sola collina di San Martino, un paesaggio post-atomico
[…] A lasciare interdetti e preoccupati sono alcune delle allarmanti dichiarazioni degli studiosi intervistati: si parla di scenari di distruzione pressoché totale, agli antipodi rispetto al tipo di eruzione ipotizzato dagli scienziati che hanno lavorato per la Protezione civile nazionale all’elaborazione del Piano di evacuazione.
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[…] si possono ascoltare frasi come questa: «Su Napoli incombe una minaccia, un pericolo che spaventa l’Europa, alcuni scienziati ritengono che i Campi Flegrei siano responsabili della scomparsa dell’uomo di Neanderthal, 40 mila anni dopo ci sono segnali di risveglio, la catastrofe potrebbe avvenire in qualsiasi momento».
E ancora: «Il vulcano dei Campi Flegrei contiene ormai così tanta lava e tanta pressione che il cataclisma è inevitabile e inizia alla Solfatara». Il vulcanologo Patrick Allard dice: «Vedremmo colonne eruttive che si innalzano per diverse decine di chilometri, almeno fino alla stratosfera. La cenere cade su Napoli, anche più lontano, ci sono delle vittime e grande distruzione».
[…] E Amy Donovan, professoressa di Geografia all’Università di Cambridge, aggiunge: «A quel punto la città dovrebbe essere deserta perché l’aria sarebbe satura di cenere, materiale piroclastico e residui vulcanici di ogni tipo». E ancora, la voce della giornalista fuori campo commenta: «Napoli scompare sotto trenta metri di materiale vulcanico». […]
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Ma forse l’intervento più raggelante è quello di Diego Perugini, direttore del dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia. Lo scienziato ricorda l’esistenza dei due serbatoi di magma sotto i Campi Flegrei: il più superficiale tra i 4 e i 5 km e il più profondo, quello più grande, tra i 10 e i 15 km. In genere prima delle eruzioni i due magmi si «miscelano».
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Perugini spiega che il suo team sta lavorando a un importante quesito: quanto tempo avranno le persone prima dell’eruzione vera e propria? Risposta: «Studiando il materiale eruttato in passato andiamo a leggere che almeno due magmi si sono incontrati all’interno della crosta terrestre e hanno iniziato a mescolarsi. Abbiamo ricreato il processo in laboratorio e per quello che possiamo stimare, dall’inizio del mescolamento dei magmi fino all’eruzione i tempi sono m0lto brevi, dell’ordine di decine di minuti». La voce fuori campo conclude: «Trenta minuti sono pochi per evacuare una città». E sembra vi sia poco altro da aggiungere.
il documentario della tv svizzera rsi sull eruzione dei campi flegrei 5 LO SCIAME SISMICO AI CAMPI FLEGREI CAMPI FLEGREI - LA MAPPA DEI RISCHI - IL FATTO QUOTIDIANO TERREMOTO CAMPI FLEGREI - 3 MARZO TERREMOTO CAMPI FLEGREI - 3 MARZO