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    "LA GUERRA IN UCRAINA PROSEGUIRÀ ANCHE NEL 2023" - UN DOCUMENTO CIRCOLATO AL VERTICE DEI MINISTRI DELLA DIFESA DEI PAESI NATO, SCORAGGIA CHI SPERA IN UN CESSATE IL FUOCO ENTRO L’ESTATE - LE TRUPPE DI MOSCA, SEBBENE PIÙ NUMEROSE E POTENTI, AVANZANO CON UN RITMO CHE OSCILLA TRA I 500 METRI E UN CHILOMETRO AL GIORNO. ANZI, QUANDO RAGGIUNGONO I MILLE METRI, SPESSO IL GIORNO DOPO NE PERDONO LA METÀ - SE LA BATTAGLIA PROSEGUIRÀ OLTRE L'ESTATE, PUTIN SARÀ COSTRETTO A MOBILITARE I RAGAZZI DI LEVA. UN’OPZIONE CHE AVRA’ CONSEGUENZE, ANCHE SUL PIANO DEL CONSENSO INTERNO…


     
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    Claudio Tito per “la Repubblica”

     

    GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA RUSSA GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA RUSSA

    Tra i tavoli dei ministri per due giorni è circolato un documento non classificato (e quindi non "top secret") che ha fatto spalancare gli occhi. Per la sorpresa e soprattutto per la preoccupazione. Al vertice dei titolari della Difesa della Nato che si è chiuso ieri Bruxelles, l'ipotesi di una tregua in tempi brevi è stata sostanzialmente cancellata da quel documento. Che indicava due possibili scenari per la guerra in Ucraina. Il primo prospettava un "cessate il fuoco" di fatto ad agosto.

     

    Una previsione considerata però ottimistica. L'altro scenario che in questi due giorni è stato spesso avvalorato dai vertici dell'Alleanza Atlantica consisteva invece in un conflitto che potrebbe andare avanti fino al 2023. Una possibilità, certo, accompagnata da una serie di subordinate e di condizioni. A cominciare da quali risultati possa conseguire l'operazione russa di "accerchiamento" nel Donbass. Ma resta il fatto che al momento il confine temporale è decisamente spostato in là, al prossimo anno.

    battaglia tra russi e ucraini a lysychansk 1 battaglia tra russi e ucraini a lysychansk 1

     

    Il documento sostanzia questa indicazione con una serie di informazioni sul campo. Ce n'è una in particolare che legittima la previsione. Le truppe di Mosca, sebbene più numerose e potenti, avanzano con un ritmo che oscilla tra i 500 metri e un chilometro al giorno. Anzi, quando raggiungono i mille metri, spesso il giorno dopo ne perdono la metà. Un ritmo, quindi, non incalzante. Che sta sempre più trasformando questa campagna in una vera e propria guerra di trincea, come quella del '15-'18. È anche il motivo per cui il fronte occidentale ha confermato di incrementare le forniture di armi.

     

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    «Gli Alleati della Nato - ha spiegato il segretario generale Jens Stoltenberg al termine del summit - hanno offerto all'Ucraina aiuti senza precedenti e hanno annunciato maggiore assistenza che comprenderà armi pesanti e sistemi ad ampio raggio». Viene considerato l'unico modo per resistere all'attacco del Cremlino. Per di più è stato sottolineato che la Russia sta mostrando segni di difficoltà per quanto riguarda l'approvvigionamento di munizioni. Secondo diversi resoconti, l'esercito di Putin sta facendo ricorso a proiettili e razzi di progettazione sovietica.

     

    GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA RUSSA GUERRA IN UCRAINA - ARTIGLIERIA RUSSA

    Quelli che erano rimasti nel fondo dei depositi. Sostanzialmente la componente più moderna è già esaurita o in via di esaurimento. Una scelta che provoca effetti collaterali devastanti sulla popolazione civile: semplicemente perché si tratta di armi meno precise. Inoltre, se la battaglia proseguirà oltre l'estate, il Cremlino sarà costretto a mobilitare i ragazzi di leva. Un'alternativa non priva di conseguenze, anche sul piano del consenso interno.

     

    In questo quadro tutti gli alleati stanno procedendo con i trasferimenti di armi in Ucraina. L'Italia ad esempio sta consegnando i suoi cannoni. «Stiamo facendo la nostra parte - ha rimarcato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini - sulla base delle decisioni prese insieme. Abbiamo accresciuto il nostro contributo operativo, come stiamo già dimostrando partecipando alle misure di rafforzamento della presenza sul fianco est». Negli ultimi giorni, comunque, stanno arrivando a Kiev 200 tank forniti dalla Polonia e 400 mezzi cingolati da Olanda e Usa. La Germania è la grande eccezione. Manderà i primi cannoni semoventi solo tra dieci giorni e in tutto saranno 14.

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    Ha promesso missili antiaerei ma soltanto tra mesi. Ha annunciato la consegna di semoventi anti-aerei ma poi non si sono mossi. Un'azienda tedesca - il colosso dei tank Rheinmetal - ha pronti cingolati Marder da combattimento e può fornire tank Leopard di seconda mano - che l'Ucraina acquisterebbe - ma non riceve l'autorizzazione del governo.

    Nello stesso tempo, il fronte occidentale deve superare difficoltà logistiche piuttosto imponenti.

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    A cominciare dal fatto che sono state donate armi di diverso modello e epoca, con munizioni differenti e capacità di riparazione diverse. I dispositivi più moderni, poi, richiedono un addestramento non breve. «Lavoriamo notte e giorno per poter consegnare gli aiuti bellici all'Ucraina il più velocemente possibile - ha confermato ancora Stoltenberg - ed è una sfida logistica». Insomma, il tempo della pace non è ancora vicino.

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