Francesco Sergio per il Corriere.it
Allenatore pedofilo
Nuovi guai per un ex allenatore di calcio 60enne residente a Verona, già condannato lo scorso dicembre dal Tribunale di Verona per violenza sessuale su di un suo ex allievo minorenne. Mercoledì, infatti, la squadra mobile scaligera ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Paola Vacca nei confronti dell’uomo con l’accusa di violenza sessuale e corruzione di minore ai danni di un altro suo allievo, che aveva solo 11 anni quando sarebbero iniziate le violenze, poi protrattesi per anni.
Il tutto è partito dalla denuncia sporta dai familiari della vittima, che oggi è maggiorenne. Dalle indagini dalla Mobile coordinate dal pubblico ministero Maria Federica Ormanni, è emerso come l’indagato avrebbe approfittato della giovane vittima, offrendogli passaggi in auto per gli allenamenti per poi ospitarlo da solo a cena a casa propria.
Allenatore pedofilo 2
Sempre secondo gli investigatori, dopo essere entrato in confidenza con l’allievo, conquistandone la fiducia, lo avrebbe indotto a compiere atti sessuali con lui, fino a mostrargli video pornografici e a fargli subire rapporti sessuali. Una serie di violenze che sarebbero andate avanti per anni, anche durante il periodo in cui il 60enne era già sotto indagine per il precedente fatto analogo, per il quale è stato condannato alla fine del 2020 a 6 anni e 8 mesi di reclusione.
In quel caso, il giudice lo aveva anche «interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e da qualunque incarico in scuole e strutture frequentate prevalentemente da minori» e, per un anno e sei mesi, inoltre, era stata imposta all’allora imputato «la misura di sicurezza del divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che prevedevano un contatto con essi». La vittima di quel primo caso denunciato, anch’egli allievo dell’ormai ex allenatore 60enne, all’inizio delle prime violenze aveva 10 anni. Molto simile il modus operandi.
Allenatore pedofilo 3
Per l’accusa, infatti, le molestie erano state perpetrate dall’allenatore all’interno della propria abitazione: suo figlio era, infatti, amico della vittima, che per questo motivo frequentava casa loro e si fidava ancora di più del proprio «mister». Il pm ne aveva chiesto la condanna a 7 anni e 4 mesi, mentre il giudice aveva stabilito la pena finale in 6 anni e 8 mesi. A seguito dell’emissione, mercoledì, della misura cautelare, seguita alle indagini degli investigatori, partite anche in questo caso dopo la denuncia dei familiari della vittima, l’ex allenatore si trova ora nel carcere di Trento a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel frattempo la squadra mobile, che non esclude che possano esserci altri minori rimasti vittime dell’ex «mister» 60enne che per anni ha ricoperto quel ruolo in squadre di calcio amatoriali giovanili, prosegue nelle indagini.