spionaggio cinese
(ANSA) - Un ex funzionario statale cinese è stato condannato a morte a causa della "fuga di notizie sui segreti di stato" per un'imprecisata "potenza estera". Il ministero di Sicurezza dello Stato, in un post sul suo account ufficiale sul social mandarino WeChat, ha spiegato che l'uomo, citato con il cognome Zhang, è stato accusato di aver collaborato con agenzie di spionaggio straniere a cui aveva venduto le informazioni top secret.
Il caso, rilanciato poi dai media statali, ha rimarcato l'intensa repressione cinese delle attività di spionaggio e ha messo ancora una volta in luce la crescente tensione tra Pechino e gli altri Paesi sulle vicende legate alla sicurezza nazionale. Zhang, nel dettaglio, ha fornito "un gran numero di segreti di Stato top secret e riservati ad agenzie di spionaggio straniere, mettendo seriamente a repentaglio la sicurezza nazionale della Cina", ha accusato il ministero, senza rivelare dettagli su indenità e posizione lavorativa del "traditore".
spionaggio cinese
L'uomo, inoltre, era un tempo "parte del personale confidenziale di un'agenzia statale" ed era stato esposto a un gran numero di segreti di stato a causa del suo lavoro. Dopo aver lasciato l'agenzia, Zhang era diventato un "target importante per le agenzie di spionaggio straniere da conquistare e sovvertire" perché "era debole di carattere, incapace di resistere alla tentazione del denaro, diventando un burattino controllato e usato dall'altra parte", ha scritto il ministero.
Zhang ha viaggiato fuori dalla Cina "per incontrare una spia straniera di cognome Li che lo ha costretto a firmare un accordo di cooperazione" al fine di iniziare l'addestramento dell'intelligence straniera. Il Parlamento cinese ha approvato ad aprile un'ampia revisione delle norme anti-spionaggio, vietando il trasferimento di qualsiasi informazione sulla sicurezza nazionale e ampliando la definizione e la casistica considerata.
spionaggio cinese
All'inizio dell'anno, un tribunale di Pechino ha condannato a morte per spionaggio, sospendendone però l'esecuzione, lo scrittore australiano Yang Hengjun, incassando la dura reazione del governo australiano. La sospensiva concede all'imputato due anni di pausa per verificarne la condotta, in vista della conversione della pena capitale in ergastolo o nel più raro carcere a tempo determinato. Nel caso di Zhang, tuttavia, il post non ha fatto riferimenti alla sospensiva.