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    UN GIORNALISTA DI ‘’REPORT’’ CHE INDAGA SU TOSI, UN VIDEO COMPROMETTENTE CHE NON SI TROVA, IL SINDACO DI VERONA CHE DENUNCIA E LA GABANELLI CHE SBOTTA: “IN 17 ANNI DI REPORT NON ABBIAMO MAI PAGATO UN INFORMATORE’’


     
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    A. P. per il Corriere della Sera

    FLAVIO TOSI E STEFANIA VILLANOVAFLAVIO TOSI E STEFANIA VILLANOVA

    Un giornalista di Report che indaga, un video compromettente che non si trova e il sindaco di Verona, Flavio Tosi, che decide di denunciare il professionista in procura portando tre registrazioni e spiegandola così: «Ha tentato di costruire notizie false e diffamatorie su di me, cercando di acquisire la necessaria documentazione con metodi illeciti e con l'uso di denaro pubblico al solo fine di distruggermi».

    Tosi e KyengeTosi e Kyenge

    Non sono tempi facili per Tosi. Prima l'imbarazzante arresto del suo ex vice Vito Giacino nell'ambito di un'indagine per corruzione. E ora l'inchiesta del team Gabanelli che tenta di fare luce su alcune vicende di cui si chiacchiera da tempo a Verona ma che nessuno è mai riuscito a documentare. Per Tosi la ragione è semplice: sono solo falsità.

    Si parla di ‘ndrangheta, di appalti, di escort, di foto hard e di questo video che sarebbe una prova documentale. Video al quale il giornalista ha dato la caccia cercando di contattare il presunto possessore: Sergio Borsato, ex leghista vicentino, un po' politico, un po' cantautore, certamente molto vicino a Tosi. Un tipo furbissimo, assicura chi lo conosce.

    Milena Gabanelli candidata Stelle al Colle h partbMilena Gabanelli candidata Stelle al Colle h partb

    Ebbene, Borsato ha teso una trappola al giornalista che l'aveva contattato. Ha accettato l'appuntamento fingendo di avere il documento; si è presentato con una terza persona e ha registrando segretamente la conversazione che si chiude con la richiesta di un compenso: 10-15 mila euro. Poi un altro appuntamento e un'altra registrazione, questa volta a Roma. Ma nessun video è mai stato venduto e nessuna somma è mai stata pagata.

    «E in ogni caso nessun acquisto avrebbe avuto seguito - ha spiegato Milena Gabanelli -. Mi preme chiarire che in 17 anni di Report non abbiamo mai speso un solo euro per pagare un informatore. Ci è stato proposto un video nel quale si parla di appalti pubblici e che in passato sarebbe stato oggetto di ricatto. Ci sono stati chiesti dei soldi e si è fatto intendere un'eventuale disponibilità al solo fine di poter vedere i contenuti di questa registrazione». Stoccata finale: «Gli incontri-trappola di Tosi li abbiamo registrati anche noi e se sarà necessario verranno trasmessi, ma integralmente».

     

     

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