ALFREDO ROMEO
Nell'inchiesta sull'appalto conteso per le pulizie all'ospedale Cardarelli un'informativa ricostruisce la vicenda dell' aiuto all'imprenditore Alfredo Romeo per aggiudicarsi la gara. Guido Esposito, imprenditore concorrente, in una telefonata dice che Renzi è intervenuto per favorire la società in un ricorso. Ma, interrogato, riferisce di non saperne di più. E in un'altra circostanza si parla di una cena tra Romeo e Luca Lotti prima delle Regionali.
"L' IMMOBILIARISTA ROMEO FAVORITO DAI RENZI BOYS"
Estratto dall'articolo di Vincenzo Iurillo per il “Fatto quotidiano”
Guido Esposito è un imprenditore, è stato titolare dell' appalto delle pulizie dell' ospedale Cardarelli di Napoli. È un rivale del gruppo che fa capo ad Alfredo Romeo, che lo ha sconfitto in un contenzioso legale. Quindi potrebbe avere motivi di rivalsa verso il noto immobiliarista.
Fatte queste necessarie premesse, le carte dell' inchiesta della Procura di Napoli su alcuni episodi di corruzione contestati a dirigenti della Romeo Gestioni (Romeo non è indagato, ndr), rivelano che Esposito è stato intercettato mentre si lamentava che il premier Matteo Renzi e un generale non identificato sarebbero intervenuti per danneggiarlo e favorire la società di Romeo in un ricorso davanti al Consiglio di Stato e relativo proprio all' appalto del Cardarelli.
Ma quando i pm Henry John Woodcock, Enrica Parascandolo e Celeste Carrano lo hanno convocato per chiedergli spiegazioni su quelle frasi pronunciate al telefono, Esposito ha aggiustato il tiro. Precisando che quelle parole erano una sorta di congettura, perché un conoscente, gli aveva spifferato che aveva visto a pranzo insieme Romeo, l' ex parlamentare di An Italo Bocchino e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti. Circostanza che spinse il conoscente di Esposito a dirgli, a proposito delle possibilità di vincere il ricorso: "Ma che speranza tieni, stronzo".
Il tutto è riportato in una informativa dei carabinieri. Esposito viene sentito come indagato di reato connesso il 24 luglio 2015. Non ricorda chi sia il conoscente che gli parlò del pranzo né sa il nome del 'generale': "Credo sia stato solo un mio sfogo". [...]
RENZI LOTTI