super green pass
Un'infermiera dell'Asl di Piacenza è stata arrestata dai carabinieri per aver fatto ottenere a 23 persone dei Green pass falsi dietro pagamento di una somma tra 250 e 300 euro. La professionista, regolarmente vaccinata, è in carcere con l'accusa di corruzione e falso in atto pubblico.
"Ho portato qui un amico no vax che si è convinto, ma siccome ha paura dell'iniezione ci penso io a fargli il vaccino". Così l'infermiera riusciva ad accedere agli hub vaccinali, per iniettare, dietro pagamento di una mazzetta, soluzione fisiologica al posto del vaccino.
INFERMIERI VACCINAZIONE 4
La sanitaria, inoltre, si faceva pagare 500 euro per certificare, presso una farmacia cittadina, la positività al Covid-19 senza eseguire alcun test, in modo da far ottenere, trascorsi 10 giorni, il green pass da avvenuta guarigione.
Nei guai anche il complice accusato di aver procurato i clienti, per il quale sono scattati i domiciliari, e altre 26 persone ritenute responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di corruzione e di falso nelle certificazioni per aver ottenuto il green pass illegalmente. L'indagine è partita da un esposto dell'Ausl ed è stata coordinata dalla Procuratore capo di Vicenza, Grazia Pradella.