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    "LA ROVINA DEI FIGLI SONO PROPRIO I GENITORI" - SI È SFOGATO SU FACEBOOK UN INSEGNANTE DI CASAVATORE, IN PROVINCIA DI NAPOLI, MENATO A SANGUE SOTTO CASA COME RITORSIONE PER AVER SGRIDATO QUALCHE ORA PRIMA UNA CLASSE DI PRIMA MEDIA IN CUI STAVA FACENDO UNA BREVE SUPPLENZA - CINQUE PERSONE, TRA I 40 E I 50 ANNI, TUTTE A VOLTO SCOPERTO, SI SONO PRESENTATE SOTTO L'ABITAZIONE DEL DOCENTE E GLI HANNO CITOFONATO PER FARLO USCIRE: QUANDO LUI È SCESO…


     
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    Nico Falco per www.fanpage.it

     

    INSEGNANTE PICCHIATO DAI GENITORI INSEGNANTE PICCHIATO DAI GENITORI

    Lo hanno raggiunto sotto casa, gli hanno citofonato per farlo scendere, dopo essersi assicurati che fosse proprio lui, lo hanno aggredito. Picchiato in pieno giorno e lasciato coperto di sangue in strada.

     

    Vittima un insegnante di Casavatore, in provincia di Napoli, che ha raccontato la tragica esperienza in un post su Facebook, mostrando le ferite, e mettendola in relazione con quanto accaduto qualche ora prima: aveva sgridato gli alunni in classe perché erano troppo rumorosi.

     

    Il prof racconta l'aggressione sui social

    L'aggressione risale a ieri, 17 febbraio, sono in corso indagini dei carabinieri che hanno ascoltato il docente in mattinata. "Negli ultimi 4 giorni ho svolto una supplenza breve, con scadenza oggi, nella scuola media in zona mia", scrive Enrico Morabito.

     

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    "Pensavo di essere stato fortunato. Non è stato così. Stamane ho richiamato un'intera classe, una prima media, all'ordine, dal momento che facevano chiasso disturbando di continuo la lezione".

     

    Qualche ora dopo, il pestaggio. Cinque persone, tra i 40 e i 50 anni, tutte a volto scoperto, si sono presentate sotto l'abitazione del docente e gli hanno citofonato per farlo uscire.

     

    "Mi chiedono se io insegnassi alla De Curtis – prosegue il racconto di Morabito – dico loro che ho svolto solo una breve supplenza, non sono docente di ruolo e ho chiesto loro chi fossero. Non mi hanno dato tempo di fare altre domande che subito mi hanno aggredito verbalmente e fisicamente. Sul portone del palazzo ancora si vedono macchie del mio sangue".

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    L'uomo aggiunge di avere chiamato i carabinieri, e che questi hanno allertato l'ambulanza che lo ha portato in ospedale, al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore; dopo i controlli è stato dimesso con prognosi di 7 giorni di riposo.

     

    "Tanta paura per me e soprattutto per mia mamma – conclude Morabito nel post – e per fortuna che non erano armati: avrebbero potuto fare di peggio. Ho sempre pensato che la rovina dei figli sono proprio i genitori… ed è così.

     

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    Ne resto deluso e schifato. Tuttavia voglio addormentarmi con la speranza che domani sia un giorno migliore fatto sempre di legalità e che il marcio che si insidia anche nelle scuole possa svanire presto".

     

    L'istituto De Curtis di Casavatore, con una nota pubblicata sul proprio sito Internet, si è schierata a fianco del docente. "L'intera comunità scolastica – si legge – colpita dall'inaudita violenza con cui, in sfregio ad ogni regola di civiltà, il prof Morabito è stato aggredito presso la propria abitazione, esprime la più profonda solidarietà al docente stigmatizzando quanto accaduto. L'episodio, nei prossimi giorni, sarà oggetto di profonda riflessione nell'ambito delle attività di educazione alla legalità rivolti agli studenti dell'istituto".

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