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    OBTORTO COLLE - UN LETTORE SCRIVE AL “CORRIERE” PER FARE IL CAZZIATONE AL QUIRINALISTA MARZIO BREDA: “LEI, COME DI CONSUETO, SI ERGE A DIFENSORE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. IN SOSTANZA, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E DEL CSM NULLA PUÒ, NELL'ATTUALE CASO PALAMARA & C. A OCCHIO, QUESTA LINEA DIFENSIVA EQUIVALE A UNA CONFESSIONE: CHE GIÀ SAPEVA, CHE APPREZZAVA, CHE SI PROSEGUA” - LA RISPOSTA DI BREDA


     
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    MARZIO BREDA MARZIO BREDA

    Dal “Corriere della Sera”

     

    Lettera di un lettore

    Caro Breda, Lei, come di consueto, si erge a difensore del presidente della Repubblica. In sostanza, il presidente della Repubblica e del Csm nulla può, nell' attuale caso Palamara & c. A occhio, questa linea difensiva equivale a una confessione: che già sapeva, che apprezzava, che si prosegua.

    M. Br.

     

    Mattarella con Palamara Mattarella con Palamara

    Risposta di Marzio Breda

    Le rispondo con un memorandum: Palamara è stato sospeso dalle funzioni di magistrato e dallo stipendio, si trova sotto procedimento disciplinare ed è sotto inchiesta penale. Mattarella ne ha parlato, e molto duramente, quando scoppiò lo scandalo. Cosa dovrebbe fare il Csm di più? La pubblica fustigazione? Senza scordare che tutti i magistrati membri del Csm sfiorati dal sospetto sono stati fatti dimettere e sono in corso numerosi procedimenti disciplinari.

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