BORSA: MILANO SCIVOLA NEI PRIMI SCAMBI, -4% CON BANCHE ++
BORSA TOKYO
(ANSA) - Dopo un avvio non troppo pesante con cali inferiori al 2%, i listini azionari di Piazza Affari sono scivolati pesantemente: l'indice Ftse Mib è arrivato a perdere il 4% per viaggiare poi su cali ampiamente superiori ai tre punti percentuali. Male in particolare Tim (-9% a 0,2 euro) e diverse banche, con Mps e la Popolare di Sondrio che cedono oltre l'8%. (ANSA).
LO SPREAD BTP-BUND PARTE IN FORTE RIALZO A 153 PUNTI BASE ++
BORSA TOKYO
(ANSA) - Spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni in chiaro aumento dopo il crollo di diverse Borse asiatiche, in particolare delle piazze di Tokyo e Seul, e in attesa dell'attacco militare dell'Iran a Israele. Il differenziale ha aperto sui mercati telematici a 153 punti base rispetto ai 146 della chiusura di venerdì, con il rendimento del prodotto del Tesoro al 3,61%.
In realtà il bond italiano tiene, mentre è il tasso di quello quello tedesco che scende ampiamente in quanto 'bene rifugio' in questo momento di forti tensioni, creando l'allargamento dello spread. In ribasso di circa 10 punti base anche i tassi dei titoli di Stato Usa.
++ CROLLA BORSA TOKYO, MAGGIOR FLESSIONE DI SEMPRE (-12,4%) ++
BORSA TOKYO
(ANSA) - Profondo rosso alla Borsa di Tokyo che segna la maggiore flessione giornaliera di sempre, sui timori di una imminente recessione Usa, e la rivalutazione dello yen. L'indice di riferimento Nikkei cede il 12,40% a quota 31,458,42, e una perdita di 4.458,42 punti. La valuta nipponica si rivaluta al cambio col dollaro, a 142,20, e sull'euro a 154,90. (ANSA).
LE BORSE ALLA PROVA DELLA RECESSIONE LA CHIAVE NEI DATI USA SUL LAVORO
Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”
JEROME POWELL FED
Mercati finanziari con il fiato sospeso per la riapertura delle Borse di oggi. Dopo due sedute fortemente negative, giovedì e venerdì scorsi, dove gli indici hanno perso mediamente un 5%, gli investitori si chiedono se il flusso di vendite proseguirà o se ci sarà una pausa di riflessione in attesa di vedere pubblicati nuovi dati macroeconomici.
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Ma il primo vero banco di prova dovrebbe arrivare prima dell’apertura di Wall Street con il dato sull’indice di fiducia Ism servizi, che alcuni analisti vedono tornare sopra quota 50. Giovedì scorso un indice Ism manifatturiero molto debole ha provocato il primo scossone delle borse, edunque l’Ism servizi sarà monitorato attentamente.
JEROME POWELL
Poi giovedì prossimo arriverà un altro dato sul mercato del lavoro americano, quello sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. In sostanza, si tratta di vedere se questi dati confermeranno o meno una debolezza dell’economia americana che potrebbe portare a una futura recessione, senza atterraggio morbido come si era pensato finora.
I dati della settimana entrante costituiscono anche un banco di prova importante per la Fed, accusata da più parti di aver atteso troppo a tagliare i tassi di interesse, andando così a intaccare la ripresa economica. Il governatore Jerome Powell mercoledì scorso ha detto che a settembre dovrebbero esserci le condizioni per un allentamento della stretta, ma il timore degli operatori è che la Fed sia costretta ancora una volta rincorrere invece che prevenire.
BORSA TOKYO
Per mesi le autorità monetarie hanno guardato a un’inflazione che andava raffreddandosi e a un mercato del lavoro che gradualmente si stava indebolendo, un ambiente ideale per i mercati borsistici che infatti hanno messo a segno rialzi intorno al 20% da inizio anno. Poi nelle ultime tre settimane qualcosa si è rotto, i titoli del tech che avevano tirato la volata hanno perso la metà di quello che avevano guadagnato, anche per i forti investimenti dedicati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Dopo i risultati inferiori alle attese di Amazon, Alphabet (Google) e Intel questa settimana si avranno quelli di un’azienda industriale come Caterpillar e di un colosso dei media come Disney, che misureranno lo stato di salute della manifattura e dei consumi.
JEROME POWELL
Lo spettro della recessione ha spinto gli investitori a ripararsi nei titoli di Stato e nelle azioni di settori difensivi come utilities e farmaceutici. La probabilità che nella riunione di settembre la Fed tagli i tassi dello 0,5% e di oltre l’1% entro la fine del 2024 è salita al 70%, ma molto dipenderà dai dati macro delle prossime settimane.
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