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    UN NUOVO MIRACOLO DIMAIANO! - ''NIENTE AUMENTO IVA, VE LO PROMETTO. SALARIO MINIMO PER LAVORATORI SENZA GARANZIE. ABOLIREMO LO SPESOMETRO''. TUTTO BENISSIMO, FINCHÉ NON AGGIUNGE: ''CI TENIAMO ALLA TENUTA DEI CONTI, CONTRATTEREMO CON L'EUROPA''. E QUI PURTROPPO SI SCONTRA CON LA REALTÀ DEI FATTI: PER GARANTIRE QUESTE PROMESSE, SERVONO DECINE DI MILIARDI IN DEFICIT CHE BRUXELLES NON È DISPOSTA A FARCI SPENDERE - ALL'OPERAIO FIAT CHE HA PROVATO A DARSI FUOCO DAVANTI CASA SUA HA DETTO…


     
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    1. DI MAIO, SU CONTI TRATTIAMO CON UE,DIREMO ANCHE DEI NO

     (ANSA) - "Ci teniamo alla tenuta dei conti". "Se vogliamo bene all'Italia, e noi le vogliamo bene, se vogliamo portare avanti progetti economici dobbiamo contrattare con Europa le condizioni che l'Italia non può più sostenere, dicendo anche dei no". Così Luigi di Maio all'assemblea di Confcommercio.

    luigi di maio confcommercio luigi di maio confcommercio

     

    1. DI MAIO, SALARIO MINIMO PER LAVORATORI SENZA GARANZIE

     (ANSA) - "Per tutta la generazione di lavoratori fuori dalla contrattazione nazionale va garantito almeno un salario minimo, almeno fino a che non si arriva alla contrattazione". Lo dice Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, all'assemblea di Confcommercio. "Il lavoro nobilita l'uomo fino a che ti dà la soddisfazione di arrivare a fine mese" e invece siamo in un momento in cui "si cerca di lavorare pur guadagnando zero".

     

    1. DI MAIO, SIETE TUTTI ONESTI FINO A PROVA CONTRARIA

    (ANSA) - "Aboliremo tutti gli strumenti come lo spesometro e il redditometro e inseriremo l'inversione dell'onere della prova. Perché siete tutti onesti ed è onere dello Stato provare il contrario". Così Luigi di Maio all'assemblea di Confcommercio sottolineando che strumenti come lo spesometro hanno "reso schiavi quelli che producono valore". "Noi - ha aggiunto - incroceremo tutti i dati della P.A." per dimostrare l'evasione.

    luigi di maio con profumo e de gennaro alla leonardo di pomigliano luigi di maio con profumo e de gennaro alla leonardo di pomigliano

     

    1. DI MAIO,IVA NO AUMENTERÀ,CLAUSOLE SARANNO DISINNESCATE

     (ANSA) - "Avete la mia parola qui a Confcommercio che l'Iva non aumenterà e le clausole di salvaguardia saranno disinnescate". Lo dice Luigi Di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, all'assemblea di Confcommercio.

     

    1. DI MAIO,RICETTA PER CRESCITA IMPRESE LASCIARLE IN PACE

     (ANSA) - "La ricetta per fare decollare le imprese che creano lavoro, sviluppo, nuove tecnologie nella loro crescita è lasciarle in pace". Lo dice il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio intervenendo a Confcommercio, facendo una "preghiera al Parlamento: prima di tutto alleggerite un po' le leggi che ci sono perché ce ne sono già troppe".

     

    1. DI MAIO, NON SIAMO GOVERNO DEL NO ALLE INFRASTRUTTURE

    luigi di maio con profumo e de gennaro alla leonardo di pomigliano luigi di maio con profumo e de gennaro alla leonardo di pomigliano

     (ANSA) - "Quando parliamo di turismo parliamo di infrastrutture, in cui alcune regioni strategiche neanche ce ne sono, in altre ci sono luoghi bellissimi e neanche un treno che porta i turisti fino a lì. Chi sta raccontando l'idea che questo sia il governo del no alle infrastrutture sbaglia". Lo dice il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio all'assemblea di Confcommercio.

     

     

     

    1. DI MAIO A OPERAIO, RISPETTARE SENTENZA MA NON SIA UN ALIBI

     (ANSA) - "Da ministro ho detto a Mimmo che è una sentenza che va rispettata ma per noi non deve essere un alibi". Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, al termine della visita nell'ospedale di Nola (Napoli) all'operaio che si è cosparso di benzina dopo la sentenza della Cassazione che ha negato il reintegro in Fca di cinque operai. "Sono stato qui - ha aggiunto Di Maio - prima di tutto per dare un supporto umano ad una persona della mia città che stava per compiere un atto rischioso".

     

     

    1. LICENZIATO FCA SI COSPARGE BENZINA SOTTO CASA DI MAIO

    Melania Di Giacomo per l'ANSA

     

    luigi di maio con profumo e de gennaro alla leonardo di pomigliano luigi di maio con profumo e de gennaro alla leonardo di pomigliano

    Licenziati dalla Fiat nel 2014 per aver inscenato davanti ai cancelli dello stabilimento di Pomigliano il funerale dell'ad Sergio Marchionne, i cinque operai che hanno ingaggiato una guerra legale contro l'azienda - ottenendo anche una vittoria - perdono ora ogni speranza di riottenere il proprio posto di lavoro: la Cassazione ha accolto il ricorso di Fca e, cancellando la decisione della Corte d'appello di Napoli che aveva disposto il reintegro, ha stabilito che il licenziamento per giusta causa è legittimo perché la "macabra rappresentazione scenica" ha travalicato i limiti della dialettica sindacale.

     

    E la sentenza ha rischiato di avere un epilogo drammatico quando uno dei cinque lavoratori, Mimmo Mignano, si è incatenato davanti alla casa della famiglia del vicepremier Luigi Di Maio a Pomigliano d'Arco, e in una forma di protesta eclatante ed estrema si è cosparso il capo di benzina. In serata Di Maio lo va a trovare: "Mimmo - spiega - è un mio concittadino che ha perso il lavoro e che oggi ha fatto un gesto disperato. Gli dico che lo Stato c'è".

     

    luigi di maio luigi di maio

    Bloccato dalla forze dell'ordine che lo hanno soccorso, l'uomo è stato portato in ospedale con forte bruciore agli occhi. Chiede l'intervento del neo ministro del Lavoro, che tra l'altro domani sarà nella sua città per un appuntamento già programmato e potrebbe incontrare gli operai licenziati. La battaglia di Mimmo Mignano, con alle spalle altre due cause per licenziamento, assieme a Marco Cusano, Antonio Montella, Massimo Napolitano e Roberto Fabbricatore, aveva avuto una ribalta anche al Festival di Sanremo di quest'anno, quando lo Stato Sociale si era presentato sul palco dell'Ariston con il nome dei cinque appuntati sul rever della giacca in segno di solidarietà.

     

     Dopo il reintegro per due anni gli operai sono stati tenuti fuori dall'azienda, benché a salario pieno: "una vita in vacanza" forzata, appunto, come cantato dai ragazzi della band, che gli operai sono andati a ringraziare. Nei giorni della contestazione nel giugno del 2014 il clima era pesante a Pomigliano. Un'operaia in cassa integrazione si era suicidata un paio di settimana prima, un altro operaio suicida aveva lasciato una lettera in cui riconduceva le ragioni della sua scelta alla precarietà lavorativa. I cinque, ritenendolo responsabile, avevano inscenato con un manichino il suicidio di Marchionne davanti al polo logistico di Nola con tute macchiate di sangue, distribuendo un finto "testamento" dell'ad.

    uno degli operai fiat licenziati uno degli operai fiat licenziati

     

    Una protesta simile si era ripetuta il 10 giugno davanti ai cancelli dello stabilimento di Pomigliano con il "funerale" di Marchionne. Le principali sigle sindacali si erano dissociate. Una decina di giorni dopo l'azienda aveva disposto il licenziamento, confermato un anno più tardi dal Tribunale di Nola. La Corte d'appello di Napoli, invece, nel 2016 aveva disposto il reintegro, ritenendo legittimo, per quanto aspro, "l'esercizio del diritto di critica" tramite "una rappresentazione sarcastica priva di violenza". Secondo la Cassazione, però, neppure la satira "può esorbitare la continenza" con l'attribuzione di qualità "disonorevoli", "riferimenti volgari" e "infamanti".

     

    marchionne impiccato marchionne impiccato

    "Le modalità espressive della critica manifestata dai lavoratori - scrive la sezione lavoro della Suprema Corte - hanno travalicato i limiti di rispetto della democratica convivenza civile", con "un comportamento idoneo a ledere definitivamente la fiducia che sta alla base del rapporto di lavoro". Ricorda che la libertà dell'attività sindacale non può travalicare i limiti del cosiddetto "minimo etico". E ravvisando un errore di diritto nella decisione d'appello, ha deciso nel merito la causa confermando i licenziamenti.

     

     

     

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