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    UN PISCHELLO SULLA ROSSA: MA CE L'HA LA PATENTE? CARLOS SAINZ DOVRÀ ESSERE OPERATO DI APPENDICITE E NON C'È ANCORA CERTEZZA SU QUANDO POTRÀ TORNARE IN PISTA. SARÀ SOSTITUITO DAL PILOTA DI RISERVA OLIVER BEARMAN, INGLESE, 19 ANNI DA COMPIERE. HA LASCIATO SCUOLA E FAMIGLIA PER TRASFERIRSI IN ITALIA: “FORSE SONO STATO UN PO' FORTUNATO A NON AVERE L'ACCENTO DELL'ESSEX. MOLTE PERSONE MI HANNO DETTO CHE…”


     
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    Da corrieredellosport.it

    OLIVIER BEARMAN CARLOS SAINZ OLIVIER BEARMAN CARLOS SAINZ

     

    Carlos Sainz dovrà essere operato. A comunicarlo è stata la Ferrari: "Gli è stata diagnosticata un'appendicite e dovrà essere operato. A partire dalle FP3 e per il resto del fine settimana, sarà sostituito dal pilota di riserva Oliver Bearman. Oliver quindi non prenderà più parte a questo round del Campionato F2. La famiglia Ferrari augura a Carlos una pronta guarigione"

     

    OLIVIER BEARMAN

    Estratti da corrieredellosport.it

     

     

    OLIVIER BEARMAN OLIVIER BEARMAN

    Inglese, diciannove anni da compiere, pilota di riserva della Ferrari: è Oliver Bearman l'uomo, o per meglio dire il ragazzo, chiamato a sostituire Carlos Sainz operato di appendicite. Amante degli animali e della cucina, 540mila follower su Instagram, inglese, Bearman, per gli amici Ollie invece che Oliver,  è nato a Chelmsford (Regno Unito) l'8 maggio del 2005. Tre anni fa, nel 2021, ha vinto il campionato italiano e quello tedesco di Formula 4, diventando il primo pilota in assoluto a vincere entrambi i campionati nella stessa stagione. Nel 2022 è stato selezionato dalla Ferrari Driver Academy e adesso arriva la grande occasione in Formula 1.

     

    Mancino, sale per la prima volta sui kart a 8 anni. Non una vita fa, ma undici anni fa. Le corse e la velocità sono la sua passione, il talento c'è e lo porta, nel 2023, a salire per quattro volte su una monoposto: a Fiorano, a bordo di una Sf21 per compiere i chilometri necessari per arrivare alla superlicenza, poi sulla Haas VF-23 per due sessioni di libere e, infine, nei test post stagione a Yas Marina dove impressiona tutti per la sua maturità.

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    Bearman, in pista grazie al papà

    Di se stesso Bearman racconta, soprattutto, la passione per i motori e le piste nata grazie al papà: "Ero un grande appassionato di auto fin da piccolo. Amavo tutto ciò che circolava su strada e guardavo la Formula 1. Prima ancora di iniziare a fare karting, guardavo mio padre correre con le auto sportive in giro per il Regno Unito. Niente di serio. Ma questo mi ha dato la carica.

     

    È l'odore degli pneumatici e del carburante". Sicuro di sé, ha detto poco tempo fa al sito della Formula 1 di sentirsi pronto a sfruttare la sua grande occasione. Con umiltà, ma anche determinazione. Il momento è arrivato. Il suo numero, quello che più ama, è l'87, perché era il numero del papà quando correva.

     

    Bearman, l'accento italiano e la famiglia

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    Bearman, dicono i media inglesi, ha un divertente accento italiano. Ha studiato alla King Edward VI Grammar poi ha lasciato la scuola, nonostante la resistenza iniziale di sua madre, Terri, per trasferirsi a Modena. Tanti saluti alla casa di famiglia a Chelmsford e via, per una nuova vita. "Forse sono stato un po' fortunato a non avere l'accento dell'Essex", ha scherzato in un'intervista con l'agenzia di stampa PA. “Molte persone mi hanno detto che il mio accento è cambiato anche se non me ne accorgo. Trascorro molto tempo con gli italiani e comunicare con persone dove l'inglese non è la loro prima lingua non è facile, quindi ho cambiato l'ordine delle parole e mi sono ritrovato con questo accento ovunque.

     

    Quando mi sono trasferito a Modena è successo abbastanza velocemente. È stato come andare all'università due anni prima, ma finora ho amato ogni momento. Mia mamma era molto favorevole alla scuola e all'istruzione, ma alla fine siamo riusciti a convincerla. Mi manca la mia famiglia, i miei due cani – ho un Bull Terrier inglese e un Boston Terrier e sono molto carini – e questo è il lato negativo. Ma il cibo in Italia è decisamente superiore a quello inglese, e anche il clima è migliore”.

     

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