• Dagospia

    “PERCHÉ SEI LESBICA? SEI SPRECATA” – UN PROF 55ENNE DI TORINO È STATO CONDANNATO A PAGARE UNA MULTA DA 400 EURO PER MOLESTIE NEI CONFRONTI DELLE SUE STUDENTESSE IL PROF AVREBBE FATTO IL VISCIDO DURANTE LE ORE DI LEZIONE SFIORANDO LA PANCIA SCOPERTA DELLE RAGAZZE E TOCCANDO I CULI CON UNA MATITA – ANCHE CON LE PAROLE NON CI ANDAVA LEGGERO: “NON TI PIEGARE IN QUELLA POSIZIONE, CHE MI ISTIGHI” – LA SUA DIFESA IN TRIBUNALE? HA USATO IL TONO DA PORCO PERCHÉ LE RAGAZZE SI PRESENTAVANO CON ABITI “NON CONSONI A UN AMBIENTE DI LAVORO” 


     
    Guarda la fotogallery

    Da www.corriere.it

     

    STUDENTI STUDENTI

    «Perché sei lesbica? Sei sprecata». Era una mattina di maggio, la studentessa diciottenne stava seguendo il corso di arte quando il docente si è avvicinato e con un pennello ha iniziato a massaggiarle delicatamente il viso, per poi indagare sul suo orientamento sessuale.

     

    A un’altra allieva, sempre della stessa classe, avrebbe consigliato di «farsi una s…» piuttosto che «andare dalla psicologa». A una terza avrebbe rimproverato il modo in cui era seduta: «Non ti piegare in quella posizione, che mi istighi».

     

    Sono alcune delle frasi sessiste e offensive che un insegnante avrebbe pronunciato durante le lezioni in un liceo torinese. A lungo, tra i banchi di scuola, i ragazzi si sono confrontati su quel prof che — secondo loro — si spingeva troppo in là con apprezzamenti ed esternazioni fuori luogo e volgari. E alla fine in otto lo hanno denunciato.

     

    MOLESTIE SESSUALI MOLESTIE SESSUALI

    Ieri mattina l’insegnante, un 55enne torinese, è comparso di fronte al gip Francesca Roseti per difendersi dalle accuse di violenza sessuale e molestie. Assistito dagli avvocati Laura Piera Cavallo e Francesco Crimi, ha spiegato di aver usato un linguaggio spinto e un atteggiamento provocatorio perché le studentesse si presentavano a lezione con abiti «non consoni a un ambiente di lavoro»: pancia in bella vista, maglie striminzite e trasparenti, pantaloni a vita bassa che lasciavano poco spazio all’immaginazione.

     

    molestie sessuali 4 molestie sessuali 4

    Ed è in questo contesto che a un’allieva, piegata con la testa sul banco, avrebbe infilato una matita e un fazzoletto tra le natiche. Mentre a un’altra, che indossava un top, avrebbe sfiorato l’ombelico.

     

    «Sono un insegnante e ho un compito educativo», è stata la difesa del prof per rimarcare che non vi fosse alcun interesse morboso. Il giudice lo ha assolto dall’accusa di violenza sessuale, ma lo ha condannato a pagare un’ammenda di 400 euro per molestie: il pm Delia Boschetto aveva chiesto due anni.

     

    Nel frattempo, i dirigenti del liceo hanno aperto nei confronti del prof un procedimento disciplinare e lo hanno sospeso. Gli episodi risalgono all’anno scolastico 2020/2021. Tanti i momenti d’imbarazzo e di disagio raccontati dagli studenti nei verbali che racchiudono le loro testimonianze: continui riferimenti a sfondo sessuale, per non parlare di quelle frasi che suonavano come insulti: «È tanta grazia! Vogliamo arrivare insieme alla fine dell’anno? Se vogliamo farlo, vestiti in maniera adeguata».

    molestie sessuali 1 molestie sessuali 1

     

    Mentre a due studentesse, leggermente appartate, avrebbe ricordato di «non fare atti osceni in pubblico», benché gli avrebbe fatto «piacere guardare». Frasi, poi, smentite in aula. La narrazione delle allieve — assistite dagli avvocati Francesca Violante, Alessandro Bellina e Simona Crosetto — lascia trasparire offese e mortificazioni, come quelle vissute da una 17enne il cui seno sarebbe stato paragonate alle mammelle di un cane. Apprezzamenti che hanno spinto l’allieva ad abbandonare la lezione.

    molestie sessuali 2 molestie sessuali 2 molestie sessuali 3 molestie sessuali 3

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport