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    TE C'HANNO MAI RACCO-MANDATO? - UN PROFESSORE DI MEDICINA E CHIRURGIA DELL'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO È STATO CONDANNATO A 2 ANNI, CON PENA SOSPESA, CON L'ACCUSA DI AVER FAVORITO LA CARRIERA UNIVERSITARIA DEI FIGLI DI UN DENTISTA IN CAMBIO DI CURE GRATIS, PER UN VALORE DI CIRCA 10MILA EURO - IL PROF SI E' SPESO PER CONSENTIRE AI FIGLI DELL'ODONTOIATRA DI SUPERARE GLI ESAMI, MA I LEGALI DEL DOCENTE ANNUNCIANO CHE PRESENTERANNO RICORSO E NEGANO LE ACCUSE, SPIEGANDO CHE...


     
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    (ANSA) - È stato condannato a 2 anni, pena sospesa, per corruzione Roberto Ghidoni, professore ordinario di medicina e chirurgia dell'Università degli Studi di Milano, il quale, secondo l'accusa, avrebbe ricevuto nell'arco di alcuni mesi, tra il 2019 e il 2020, da un odontoiatra "l'utilità rappresentata dall'esecuzione gratuita" di cure "per un valore di circa 10 mila euro", offrendo in cambio raccomandazioni relative "alla carriera universitaria dei figli" del dentista.

     

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    Anche quest'ultimo condannato a 2 anni, con sospensione condizionale della pena. Lo ha deciso il collegio di giudici della settima penale di Milano, presieduto da Paola Maria Braggion, che ha riqualificato l'accusa contestata da "corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio" a "corruzione per l'esercizio della funzione". Il procedimento era uno stralcio dell'indagine sui presunti concorsi truccati alla facoltà di medicina della Statale di Milano, coordinata dai pm Carlo Scalas e Eugenia Baj Macario.

     

    In base al capo di imputazione, Ghidoni si sarebbe speso per consentire ai figli dell'odontoiatra di superare gli esami, ricevendo cure dentistiche senza pagare il conto. Il difensore di Ghidoni, l'avvocato Gian Piero Biancolella, aveva spiegato già che si trattava "di accuse insussistenti in quanto per un figlio del dentista il professore ha solo segnalato che era affetto da grave dislessia e che quindi le modalità d'esame dovevano seguire i protocolli previsti. Per l'altro ragazzo - aveva chiarito il legale - i professori sentiti hanno escluso di aver ricevuto raccomandazioni".

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     Dopo la sentenza la difesa ha riferito che "attende le motivazioni", che i "fatti non consentono di arrivare ad una condanna per corruzione" e per questo "certamente preannuncia appello". L'intervento di Ghidoni, ha ribadito Biancolella, "non era frutto di un accordo illecito", ma il professore si era interessato agli esami del giovane perché erano stati fatti "senza l'assistenza prevista per i dislessici".

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