Enrica Belloni per “Oggi”
camicia maniche corte
Gli occhi blu e il sorriso ti catturano. I muscoli sono al punto giusto: ne scarsi, né tronfi. Il tuo sguardo scorre rapido e si incaglia su un paio di sandali... col calzino! La magia svanisce.
Cambio scena. Lo vedi da dietro: è alto, asciutto, ha un fisico atletico. Poi si volta e svela un paio di sopracciglia scolpite ad ali di gabbiano, su cui prende il volo ogni tuo interesse.
QUANTE CADUTE DI STILE
Ecco due esempi di cadute di stile maschili: distrazioni o attenzioni estreme che fanno precipitare l’ormone femminile. Perché anche noi donne in tema di look abbiamo le nostre idiosincrasie. Parlatene con le amiche: alcune detestano l’uomo in tuta, altre non sopportano i bermudoni, c’è chi non digerisce i cardigan a “V” e chi odia le camiciole a maniche corte capaci di trasformare in socio della bocciofila persino George Clooney. La lista è lunga. Per esempio: attenzione, amici maschi, alla scelta degli accessori, dal marsupio agli anelloni...
sandali da uomo
«Sarò antica, ma per me al dito l’uomo dovrebbe avere solo la fede; se poi indossa l’anello sul pollice, mi piace ancora meno», confida la showgirl Loredana Lecciso. «Altra cosa che detesto: il borsello, soprattutto a tracolla. Per il resto, sono tollerante: persino ai sandali, in un contesto sportivo, posso concedere l’attenuante della praticità».
Meno clemente l’attrice Laura Chiatti: «Boccio tutto: la ciabatta, il calzino, il fantasmino che si vede sotto la scarpa, il sandalo, l’infradito. Per me un uomo fuori casa deve indossare sempre le scarpe, anche al mare, come fa mio marito (l’attore Marco Bocci, ndr). La scarpa con il calzino alto da basket mi piace molto sui miei bambini. Sugli uomini vedo solo due calzature: l’anfibio o le sneaker».
calzini bianchi
Al parere un po’ talebano della bellissima attrice umbra, fa da contrappunto una più tollerante Lory del Santo, che dagli Stati Uniti puntualizza: «Non ci sono abiti o accessori che mi irritano particolarmente: l’unica cosa che chiedo è l’armonia dei colori.
Detesto vedere un uomo con le scarpe marroni, la camicia blu, il maglione rosso, il cappello giallo... Qui in America lo fanno in tanti! Sandali, camiciole, bermuda? Dipende da chi li mette: se è Lapo Elkann, l’uomo più elegante del mondo, vanno bene». Una cosa Lory non digerisce: «Sono le sopracciglia depilate; certo, non amo neanche i cespuglioni... ».
sopracciglia ad ali di gabbiano
Pollice verso alle ali di gabbiano anche da parte dell’attrice comica Katia Follesa: «Odio le sopracciglia trattate dall’estetista, e il borsello, a meno che non sia una versione Anni 70. Un bel “no” deciso anche alle infradito: non si possono vedere gli uomini sciabattare al mare o in città... ».
«ABBASSO I BOXER!»
Il borsello è l’accessorio più detestato da Natasha Stefanenko. «In Russia lo portano molti uomini, compreso mio cognato, e non immagina quanto mi irriti... Preferisco una borsa grande a tracolla. Neppure i sandali mi fanno impazzire, meglio un infradito da mare. Per quanto riguarda la biancheria intima, non mi piacciono i boxer; trovo più sexy gli slip».
boxer
Prima di concludere, Natasha precisa: «Se a peccare di cattivo gusto è un “figo”, perde un po’ di punti, ma lo si tollera. Se è un amico, o un fidanzato, con nonchalance si può cercare di correggere il tiro, comprandogli un capo alternativo. A me devo dire che non è mai successo perché mio marito ha molto gusto.
Non a caso, fa lo stilista...». Aggiunge carne al fuoco, Martina Colombari: «Oltre al calzino e al marsupio, non sopporto i nodi grossi alla cravatta, il fazzoletto nel taschino e le cover del telefono: quelle di pelle, che si aprono a portafoglio, con le carte di credito. Per il resto, però, amo gli uomini!». E qui, come darle torto?
borsello
Giuseppe Fumagalli per “Oggi”
Essendo in gioco il guardaroba femminile i nervi non sono a fior di pelle. Sono scoperti e carichi di corrente come cavi dell’alta tensione. Azzardatevi a bocciare uno di quegli zoccoli danesi ora tanto di moda, provate a storcere il naso davanti a un paio di ballerine o per certe sacche ispirate alla più autentica tradizione beduina.
Come la farfalla che batte le ali in Amazzonia e scatena uragani dall’altra parte del mondo, un minimo accenno critico potrebbe scatenare onde d’urto dagli effetti catastrofici. Tempeste di suscettibilità. Voragini di depressione. Eruzioni di rancore, avvolte in una nube tossica di vendetta. Non è un caso che quel marpione di Bruno Vespa, da cerimoniere del più ambito talk show televisivo, abbia “nasato” il pericolo e si sia mosso in punta di piedi.
zeppe
A differenza di altri uomini pavidamente trincerati dietro il più impenetrabile “no comment”, il conduttore di Porta a Porta per la verità qualcosa lo ha detto. Ma la sua risposta è un piccolo capolavoro di politica applicata al salotto: «Non v’è niente che io non sopporti nel guardaroba di una donna», dichiara a Oggi. «Sono per la massima libertà di look e al massimo può darmi noia una scelta poco consona, inadatta a una determinata situazione. Per il resto ogni donna si regoli come meglio crede».
Per quanto condivisibile, il concetto rimane vago, senza appigli per innescare la polemica. Più giovane e spericolato, il collega Massimiliano Ossini, conduttore di Uno mattina e Mezzogiorno in Famiglia, va invece allo scontro frontale. «Non posso vedere le zeppe», afferma senza mezzi termini, «non mi sono mai piaciute e mia moglie che le vorrebbe si trattiene dall’acquistarle».
minigonna
Siamo solo all’inizio. Perché Ossini dai piedi passa alle mani: «Altra cosa che mi disturba sono le unghie lunghe che oltretutto oggi vengono esasperate dalle estensioni artificiali, accostando anche colori e tonalità diverse. Ma non sono mille volte più eleganti le unghie a crescita controllata, rivestite di smalto neutro o trasparente?». Basta così? Nemmeno per sogno. «Non amo nemmeno la gonna troppo corta», conclude il conduttore, «ma in questa fase trovo orribili i jeans attillati a vita alta. Non che mi piacesse la vita bassa, ma certi modelli ascellari proprio non si possono vedere».
L’attore Marco Giallini, beccato in vacanza dopo una nuotata chilometrica nelle acque davanti al Circeo, non si capisce se prenda aria o sbuffi: «Il primo della lista è un vecchio nemico, i collant», sentenzia di botto. «Qualcuno non li ama perché in certe situazioni comportano seri problemi logistici.
unghie
Il mio invece è solo un giudizio estetico. Li trovo brutti». Anche la lista di Giallini è lunga. «Venendo ai giorni nostri non capisco la mania del tatuaggio», dice. «Perché tante donne trattino il loro corpo come un muro di periferia e lo riempiano di scritte e disegni alla rinfusa, per me rimane un mistero. Sarò vecchio, ma non mi esaltano nemmeno i pantaloncini. Alla fine, come diceva Vecchioni, mi piacciono le donne con le gonne».
rihanna
Vittorio Sgarbi è ancor più radicale: «I pantaloni», esclama con un ringhio, come se pronunciasse “capra”, il suo insulto doc. «I pantaloni andrebbero cancellati da tutti i guardaroba femminili, e i primi a sparire dovrebbero essere i jeans. In generale non sopporto tutto quello che è bisex. Io sono per il rispetto delle tipologie. Amo la donna con lo smalto sulle unghie, la sottana e i capelli lunghi. Posso rivolgere la parola a una donna in pantaloni. Ma lo faccio con grande fatica».
Anche Jimmy Ghione, inviato di Striscia la Notizia, si tiene su posizioni di intransigenza assoluta: «Non sopporto le scarpe basse», dichiara, «vorrei vedere tutte le donne in tacco 10, meglio ancora 12. Soffrono? Mettano qualcosa di meno estremo. Ma non le ballerine, che uccidono la femminilità. Sarò drastico, ma se una mi si presenta in pantaloni a zampa elefante e ballerine parte malissimo. Certo, il peggio tante volte si manifesta alla distanza e quando ormai sei capitolato salta fuori il pigiamone di flanella. Aiuto, che orrore!».
collant
Albano Carrisi, cuore pulsante del Mediterraneo, si smarca da tutti gli altri e propone due pesi e due misure: «Quando si parla del guardaroba di una donna», precisa il cantante, «bisogna prima dire di che donna parliamo. Perché se il guardaroba è quello della mia donna ho le idee chiarissime. Farei piazza pulita di tutti gli abiti sexy, che mettono in risalto il fisico e possono attirare lo sguardo di altri uomini. Se invece parliamo delle donne in generale non ho preclusioni. Ognuna si metta quel che più le piace. E se è sexy, tanto meglio».
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