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    UN SUICIDIO PIENO DI MISTERI! ENRICO RIGATO, L'EX BROKER CHE AVEVA TRUFFATO DECINE DI CLIENTI PER ALMENO TRE MILIONI DI EURO, SI E’ UCCISO A VIGONOVO, VICINO VENEZIA: IL CORPO TROVATO IN CASA DAI VIGILI DEL FUOCO – AD APRILE 2022 ERA SPARITO, DOPO CHE ALCUNI INVESTITORI GLI AVEVANO CHIESTO DI RIENTRARE DI QUANTO VERSATO – IN QUESTA STORIA RIGATO ERA STATO OGGETTO DI DIVERSE MINACCE: FINESTRE PRESE A SASSATE, DANNI ALLA MACCHINA, UN CRISANTEMO NELLA BUCA DELLE LETTERE. SALVO CAMBI DI ROTTA, AL MOMENTO IMPROBABILI, SI È TRATTATO DI SUICIDIO…     


     
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    Estratto dell’articolo di Renato Piva per corrieredelveneto.corriere.it

     

    enrico rigato enrico rigato

    Lo hanno trovato morto nella sua casa di Vigonovo, nel Veneziano. Enrico Rigato, 55 anni, conosciuto come il broker che aveva tradito la fiducia di decine, forse un centinaio di investitori, molti compaesani, si è tolto la vita. Il cellulare del mediatore finanziario squillava a vuoto da oltre 24 ore: qualcuno ha dato l'allarme e, nelle prime ore di oggi, giovedì 31 agosto, i vigili del fuoco, entrati nell'abitazione da una finestra, hanno trovato Rigato senza vita.

     

    Sparito con tre milioni

    Ex dipendente di Banca Generali e IW Private Investments, il «caso» Enrico Rigato era esploso a marzo di un anno fa. Alcuni clienti, preoccupati dal vento di crisi che soffiava sull'Europa dopo l'attacco russo all'Ucraina (e forse, anche subodorando una truffa che, di lì a poco sarebbe diventata palese) avevano chiesto di rientrare delle somme investite. Rigato, per tutta risposta, era sparito: con un bottino stimato in oltre tre milioni di euro.

     

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    «Ormai sono decine e decine i denuncianti - diceva l'associazione di consumatori Codacons quando il bubbone era in piena deflagrazione -. Il conto totale ancora non lo abbiamo, ma sembra che corrispondano più o meno tutti allo stesso profilo: lavoratori e pensionati di terza generazione, over 60, con una certa somma da parte, magari anche grazie al Tfr, che hanno finito per “investire” con Rigato tra i 100 e i 300 mila euro». Rigato incamerava il denaro tramite la «Ava Trade EU Ltd», promettendo di reinvestirlo con ampio margine di profitto.

     

    Il «metodo»

     

    (...) Era, facilmente, una  versione paesana dello schema Ponzi: «Prendo da te e do a lui. Prendo da lui e do all'altro». Inutile ricordare come, per questa storia, Rigato si fosse fatto tanti nemici. Era stato oggetto di minacce: finestre prese a sassate, danni alla macchina... Qualcuno aveva perfino infilato un crisantemo nella buca delle lettere. Enrico Rigato è morto e, salvo cambi di rotta al momento assolutamente improbabili, si è trattato di suicidio.     

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