FALLO DI VINDOLANDIA
Estratto da www.agi.it
Errata corrige: un antico oggetto per cucire di oltre 2000 anni fa è in realtà un sex toy. Anzi: l’unico sex toy romano a grandezza naturale conosciuto. Gli archeologi sono quasi convinti che sia proprio questa la funzione del fallo di Vindolanda, rinvenuto nel 1992 a Northumberland, al confine tra l’Inghilterra e la Scozia.
FALLO DI VINDOLANDIA
Se invece lo strumento non è stato pensato per donare piacere allora potrebbe essere stato un pestello a forma di pene eretto, oppure un ‘porta fortuna’ che la gente toccava in segno di buon auspicio. Di sicuro non era uno strumento per rammendare, come è stato catalogato anni fa. […] Il fallo di Vindolanda che oggi è lungo 16 cm era probabilmente più grande perché nel tempo il legno è soggetto a restringersi e deformarsi.
FALLO DI VINDOLANDIA
[…] "Abbiamo avuto delle discussioni molto interessanti”, continuano gli studiosi - Gli antichi oggetti fallici erano spesso usati per allontanare il male. L'analisi ha mostrato che il fallo di Vindolanda aveva estremità notevolmente più lisce, il che indica che è stato usato per qualcosa per un certo periodo di tempo”.
FALLO DI VINDOLANDIA
Il team ha dunque individuato tre possibili teorie. Di queste, la più accreditata è quella del giocattolo sessuale anche se, secondo Collins è necessaria una certa cautela: "A volte [i dildo] non sono sempre stati usati per il piacere... possono essere strumenti di tortura. Ma se fosse vera la prima ipotesi ci troveremmo di fronte al primo dildo romano rinvenuto dall'archeologia". […]
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