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(ANSA) - Passa dai domiciliari al carcere l'ufficiale giudiziario del tribunale di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, accusato, tra l'altro, di avere chiesto prestazioni sessuali a donne sotto sfratto.
L'aggravamento della misura cautelare sarebbe riconducibile alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza in relazione ad ulteriori due capi di imputazione e, quindi, per evitare il pericolo di recidiva, l'indagato (concussione sessuale aggravata, violenza sessuale aggravata, rivelazione di segreto d'ufficio e corruzione in atti giudiziari) è stato chiuso nella Casa Circondariale di Vallo della Lucania.
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Ad eseguire il provvedimento sono stati i carabinieri della sezione operativa del reparto territoriale di Nocera Inferiore. Le indagini hanno documentato "un sistemico quadro di mercimonio della funzione pubblica in relazione a procedure di esecuzione forzata e di notificazione. I fatti, peraltro, erano emersi entro un breve lasso di tempo (luglio-novembre 2022).
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In merito ai reati di concussione e violenza sessuale, erano stati commessi nell'ambito di procedimenti di sfratto ai danni di donne in condizione di gravissimo disagio socioeconomico". Le vittime, dunque, si trovavano di fronte alla prospettiva di un'immediata esecuzione dello sfratto se non accettavano le pretese sessuali del pubblico ufficiale.
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