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    DA LIMA CON LA LAMA – UN 39ENNE PERUVIANO E’ STATO UCCISO A COLTELLATE DURANTE UNA PARTITA DI CALCETTO A MILANO – SABATO SERA ADRIAN YPARRAGUIRRE SILVA E’ STATO AGGREDITO  MENTRE SI DISPUTAVA UN TORNEO MOLTO SENTITO DALLA COMUNITA’ PERUVIANA A MILANO – SI SOSPETTA CHE SI TRATTI DI UN LITIGIO TRA ULTRAS A CAUSA DEL DERBY DI LIMA TRA “ALIANZA” E “UNIVERSITARIO”…


     
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    Paola Fucilieri per "il Giornale"

     

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    Morire da tifoso sfegatato a un torneo di calcio tra dilettanti. In mezzo a oltre trecento persone che gridano e si dimenano come impazzite non per le squadre in campo, bensì per quelle importanti ma lontanissime che giocano in madrepatria, in Sudamerica.

     

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    Morire accoltellato in un campetto di periferia, in preda alla follia rabbiosa dell' esaltazione (e a qualche birra di troppo) senza nemmeno avere il tempo di realizzare un concetto basilare ma a quanto sembra non per tutti così immediato, ovvero che la vita è davvero troppo preziosa perché qualcuno possa solo immaginare di buttarla via come carta straccia.

     

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    Tre coltellate al torace, due in alto, al costato destro, verso la spalla; l' altra, quella letale, appena sotto il cuore. Un fiume di sangue, l' assassino che si dilegua con il suo coltellino (potrebbe essere una lama di quelle a scatto, che in molti tengono nei portachiavi) e la gente che urla come impazzita, abbraccia il ferito a terra e quasi lo soffoca, vorrebbe a tutti i costi caricarlo sulla prima «Volante» che arriva sul posto.

     

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    E con grande difficoltà e solo a un certo punto, - dopo la non facile operazione di convincimento della polizia - finalmente comprende che ci sono competenze da rispettare e che per raggiungere gli ospedali si usano le ambulanze e non le prime auto che passano.

     

    È deceduto così, poco prima delle 20.30, al Niguarda, Adrian Yparraguirre Silva, 39 anni, peruviano, padre di due bimbi di 3 e 5 anni, autista in una ditta di spedizioni di San Giuliano Milanese. A nulla è valso l' intervento d' urgenza a cui è stato sottoposto: al suo arrivo in ospedale era già in condizioni gravissime. Era stato aggredito qualche minuto dopo le 18.30 in via del Ricordo, a Crescenzago, a nord della città e ai margini dei campi dell' Associazione sportiva «Asd Agrisport».

     

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    Adrian era lì insieme alla sua compagna (che però non si è accorta di nulla), perché era proprio su quel terreno, poco lontano da via Padova, che si stava giocando un torneo molto sentito dai peruviani che abitano a Milano, la «Super League». Giusto per capire: la lite nata sabato sugli spalti è molto simile a quella che potrebbe svilupparsi tra tifosi di Inter e Milan o di Roma e Lazio visto a perdere la testa sono gli ultras delle due squadre di Lima, capitale del Perù, l' Alianza e l' Universitario.

     

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    Adesso gli investigatori della squadra mobile cercano il responsabile di questo omicidio assurdo, ma che comunque resta un delitto in piena regola nel quale il tifo impazzito e l' alcol trangugiato per un intero pomeriggio hanno giocato un ruolo primario. Per questo l' altra notte in questura c' è stata una vera e propria sfilata di persone che sono state sentite e verbalizzate per capire davvero chi ha fatto cosa.

     

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    «Tra i testimoni interrogati, oltre una trentina, naturalmente l' autore dell' omicidio non c' è. Dobbiamo ricostruire esattamente i suoi movimenti per arrivare a lui e inchiodarlo in maniera incontrovertibile alle proprie responsabilità e non rischiare di portare in carcere magari qualcuno che non c' entra nulla, visto che di gente l' altro pomeriggio a tifare sul luogo dell' omicidio ce n' era proprio tanta e il clima era davvero molto elettrico» spiega il dirigente della squadra mobile Marco Calì i cui investigatori, coordinati dalla pm Marina Petruzzella, stanno analizzando sia i filmati delle telecamere della zona che quelli registrati con il telefonino dai presenti.

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