Valeria Di Corrado per “il Messaggero”
stupro 3
Violentata da altri due giovani turisti nel convitto gestito dalle suore. La ragazza aveva conosciuto poco prima uno dei suoi aguzzini. Aveva stretto amicizia con lui nei pressi della stazione Termini, poi l'invito a entrare in un pub per bere qualcosa.
E di alcol, la coppia, ne deve avere buttato giù proprio tanto fino a offuscare la mente. Soprattutto quella della norvegese divenuta, minuto dopo minuto, una preda sempre più facile e indifesa su cui avventarsi, senza scrupoli. Poco importa se fosse anche sotto l'icona di Maria o il Crocefisso.
stupro 1
I SOCCORSI La turista, vent' anni, mercoledì notte vagava per l'Esquilino sconvolta e in lacrime. Gli agenti di una volante l'hanno intercettata non lontano da via Nino Bixio, sede dell'ostello religioso.
Piangeva, non si reggeva in piedi, barcollava vistosamente. Ad aiutarla era intervenuta anche un'amica che lei stessa era riuscita a chiamare con il telefonino ma non senza fatica, tanto il tremore delle dita che si muovevano sulla tastiera.
stupro 2
Gli agenti hanno chiamato un'ambulanza, fortunatamente le condizioni fisiche generali della ragazza erano buone. E subito è iniziata la caccia all'uomo, o meglio ai due ragazzi, coetanei, anche loro ventenni e di nazionalità danese.
Anche loro arrivati nella Capitale dalla Danimarca per trascorrere pochi giorni, giusto il tempo di fare tappa per proseguire in un tour dell'Italia. I poliziotti del commissariato Viminale non ci hanno messo molto a trovarli.
Li hanno fermati proprio mentre stavano uscendo dall'ostello, quasi all'alba, con i segni ancora dello sballo. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la ragazza dopo le risate e le battute tra una birra e l'altra al pub, e l'iniziale feeling alimentato dall'alcol, si sarebbe allontanata con il ragazzo fino ad accettare di ritirarsi in camera con lui, nella casa per ferie. E qui vi sarebbe stato un primo rapporto consenziente.
abusi sessuali
Poi, però, l'imprevisto. Il giovane avrebbe presentato alla norvegese un amico e, insieme, l'avrebbero violentata. I due ragazzi sono stati fermati e condotti in commissariato.
Su disposizione del pm Delio Spagnuolo sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto. Si attende la convalida dell'arresto da parte dell'autorità giudiziaria. Per loro l'accusa è pesante: violenza di gruppo. Ma le indagini sono tuttora in corso per capire esattamente come siano andate le cose.
stupro 5
L'ALERT Non è la prima volta che le strade attorno alla stazione Termini si sono rivelate trappole per le turiste straniere che alloggiano negli alberghi e ostelli vicini. Basti pensare alla finlandese di 22 anni violentata da un cameriere bengalese in via Palestro nel 2017, o alla turista australiana di 49 anni agganciata, sempre quell'anno, da un romeno all'interno di un pub e poi trascinata e violentata al Colle Oppio con la scusa di indicarle la strada per rientrare in hotel.
Ma per arrivare più vicini ai giorni nostri, il mese scorso i carabinieri erano intervenuti salvando una turista italiana di trent’anni dallo stupro nei pressi del b&b che aveva dove alloggiava non lontano da via Marsala. Stesso incubo per una giovane spagnola che dopo avere bevuto in una discoteca di Testaccio si era vista all'improvviso tirare dentro una macchina da tre maschi, salvata in questo caso da un'amica. Il piano che fin dal 2018 era stato messo sul piatto in prefettura con tutti i vertici delle forze dell'ordine e, soprattutto, gli enti locali, prevedeva l'installazione di telecamere ad alta definizione in più parti di Roma.
stupro 4
Ma molte zone restano ancora scoperte. Nel frattempo le ambasciate e i tour operator, americani e inglesi in primis, mettono in allerta con semplici indicazioni e vademecum: «Attente agli spiked drink», avvisavano i britannici. «Alcol e droghe vi rendono meno attente e vigili rispetto all'ambiente che vi circonda. Non lasciate cibi e bevande senza controllo perché le vittime di cocktail drogati possono essere rapinate e aggredite», le raccomandazioni.
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