conducente autobus
Alessia Marani per “il Messaggero - Cronaca di Roma”
Notte di terrore sulle linee dell'Atac. Ancora baby gang e aggressioni nei confronti degli autisti dei bus, persino rapinati da bande di delinquenti. Due i raid nel giro di un'ora nel quadrante di Boccea. A finire nel mirino è stata la linea Notturna 904 che da piazza Venezia, in pieno centro, arriva fino a Selva Candida, periferia Ovest e viceversa. Il primo episodio è avvenuto poco prima delle due.
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L'sos alle volanti della polizia è arrivato all'1.58: mentre l'autobus percorreva via Boccea, un branco composto da quattro giovani stranieri, nemmeno ventenni, ha fatto irruzione all'interno, mandando in frantumi la teca che custodiva l'estintore, svuotandolo sul pavimento e sui finestrini del mezzo, quindi si sono avvicinati alla cabina di guida minacciando l'autista costringendolo a deviare il bus dal suo percorso.
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Una volta arrivati nella zona di via Selva Nera, l'autista è stato rapinato e la gang si è allontanata spavalda. Il conducente è stato soccorso dai poliziotti in via Irma Bandiera, l'uomo, 33 anni, non ha avuto bisogno delle cure mediche anche se era sotto choc per l'accaduto.
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LA PRETESA
La seconda aggressione è avvenuta alle 2.30 al capolinea di largo Bedeschi. Questa volta ad agire è stata una persona. L'aggressore ha prima tentato di forzare la porta del posto guida e poi si è scagliato contro il conducente colpendolo con una raffica di pugni allo stomaco. Prima di darsi alla fuga ha mandato in frantumi il vetro della vettura con una pietra. Il tutto perché il conducente si è rifiutato di fare partire in anticipo l'autobus come l'uomo aveva preteso.
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«C'è una tabella da rispettare» aveva replicato alle insistenti richieste. E quello, per tutta risposta, si è scagliato su di lui e contro il gabbiotto. Anche in questo caso sono intervenute le volanti, ma l'uomo si era già dileguato. «Atac stigmatizza fermamente la vile aggressione ed esprime totale e piena solidarietà e vicinanza ai propri dipendenti», si legge in una nota dell'azienda.
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Non è la prima volta che i mezzi della partecipata capitolina per i trasporti vengono vandalizzati e i conducenti aggrediti. L'ultimo caso, il 17 marzo quando i tifosi olandesi del Vitesse hanno danneggiato tre autobus messi a loro disposizione come navette da e per lo stadio. Ma quanto accaduto l'altra notte ricorda soprattutto precedenti incursioni avvenute sulle linee 913 e 916 sempre nello stesso quadrante, sott' accusa le baby gang di Primavalle che partono dal campo-base delle case popolari di via Andersen. Sulle baby gang si è acceso recentemente anche il faro della prefettura.
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Oltre a una mappatura dei loro luoghi di ritrovo (che comprende anche le piazzette vicine ad alcune fermate della metro A e B, nonché capolinea dei bus sulle tratte più calde) è stata chiesta anche una maggiore attenzione con l'individuazione dei profili più critici degli ospiti dei centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati.
È da qui che proverrebbero molti dei membri delle bande più agguerrite. Intanto, i sindacati dei trasporti tornano a chiedere maggiori tutele.
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«Ci sentiamo abbandonati», incalza Roberto Ricci della Fit Cisl Lazio. La Fisa-Cisal chiede finanche «lo stop alle corse più pericolose». Invoca «maggiore controllo del territorio», il commento di Michele Frullo della Usb e «un protocollocon il Viminale» per Claudio De Francesco di Uil Trasporti. Alessia Maran