Lorenzo Briotti per www.blitzquotidiano.it
BAMBINI SUPERMERCATO
Una bambina di due anni è stata dimenticata dalla madre all’interno di un supermercato. E’ accaduto nella giornata di lunedì 1 giugno a Firenze. La piccola è rimasta nel passeggino ed è stata soccorsa dai Carabinieri che l’hanno portata all’ospedale Meyer per valutarne le condizioni prima di essere riaffidata ai genitori.
BAMBINI SUPERMERCATO
Firenze, la mamma si dimentica la figlia di due anni nel supermercato
La vicenda è avvenuta nel supermercato Lidl di via D’Annunzio. Verso le 20.40 la chiamata ai Carabinieri con questa richiesta: “Venite, c’è una bambina lasciata sola nel passeggino tra gli scaffali, non sappiamo di chi sia. Sta dormendo” .
BAMBINI SUPERMERCATO
I Carabinieri della Stazione di Firenze Campo di Marte, dopo aver raggiunto la struttura, hanno iniziato a ricostruire l’accaduto prima di portare la bambina all’ospedale Meyer. In quel momento è arrivato nell’esercizio commerciale un uomo, un cittadino egiziano di 63 anni che si qualificava come il nonno. La piccola, che nel frattempo si era svegliata e aveva iniziato a piangere, alla vista dell’uomo si è calmata.
bambina sul carrello supermercato
I genitori si sono presentati in ospedale
I genitori della bambina, entrambi egiziani, si sono presentati in ospedale. Qui, la mamma ha dato la sua versione dei fatti: “Ero con mia sorella e la bambina. Siamo andate al supermercato. Abbiamo fatto spese differenti e ci siamo separate. Avevo capito che mia sorella avrebbe riportato a casa la piccola”.
La madre, infatti, completati gli acquisti, si era avviata tranquillamente verso casa. La sorella è arrivata a casa diverso tempo dopo. La mamma le avrebbe chiesto dove fosse la bambina. La sorella ha risposto di non aver inteso che le fosse stata affidata la piccola.
bambina sul carrello supermercato
La piccola era curata nell’aspetto e nell’igiene personale non vi era presenza di alcun segno traumatico. Dato che anche il rapporto madre figlia è apparso subito solido, i Carabinieri hanno riaffidato la piccola ai genitori in accordo con l’autorità giudiziaria. La posizione della mamma è però tuttora al vaglio degli inquirenti che dovranno valutare le eventuali responsabilità penali.