Diodato Pirone per ''Il Messaggero''
TAMPONI A FIUMICINO
Di fronte all'aumento delle velocità di circolazione del coronavirus come si fa a capire se si è contagiati o meno? Ad oggi sono quattro i metodi più diffusi. Ma va subito detto che su questo fronte sono in arrivo molte novità tecnologiche che - quando saranno validate dalle autorità sanitarie, in alcuni casi nel giro di poche settimane - renderanno alcuni tipi di controllo facili e veloci. Nei giorni scorsi lo Spallanzani di Roma ha fatto una fotografia degli strumenti attualmente a disposizione che vanno dall'ormai famosissimo tampone ai test della saliva o salivari. Eccone punti di forza e di debolezza.
IL TAMPONE
test della saliva
È il test attualmente più affidabile. Viene prelevato con una sorta di cotton-fioc molto lungo che si infila nel naso e nella bocca. Il materiale raccolto dai bastoncini (che generalmente sono prodotti in stabilimenti italiani) viene analizzato attraverso metodi chimici che amplificano i geni del virus. E' importante sapere che i tamponi vengono analizzati solo in laboratori specializzati generalmente pubblici (solo alcune regioni, tra cui Lazio e Campania, hanno da poco aperto ai privati) indicati dalle autorità sanitarie. Questi laboratori in alcuni casi dispongono di macchinari molto costosi prodotti in particolare in Olanda e Germania in grado di processare migliaia di tamponi al giorno. L'analisi in media richiede dalle due alle sei ore.
tampone ai bambini
TEST RAPIDO
Per questo tipo di controllo è previsto un prelievo molto simile a quello del tampone normale. Per il rapido non vengono cercati i geni del virus bensì le sue proteine (antigeni). I tempi di risposta sono molto brevi (circa 15 minuti), ma la sensibilità e specificità di questo test sono inferiori a quelle del test molecolare. Questo tampone rapido, è stato recentemente introdotto per le situazioni, per esempio nello screening dei passeggeri negli aeroporti, dove è importante avere una risposta in tempi estremamente brevi. Il test del sangue (o immunologico) verifica la presenza nel sangue degli anticorpi che il sistema immunitario del nostro corpo produce automaticamente per combattere l'infezione, la loro tipologia (IgG, IgM, IgA), ed eventualmente la loro quantità.
test sierologici
Il sierologico fa capire se si è entrati in contatto con il virus, ma non può far capire se l'infezione è in corso oppure no. Questo test richiede un prelievo di sangue e viene effettuato presso laboratori specializzati. I test sierologici rapidi si basano sullo stesso principio di quelli classici, ma sono semplificati. Inoltre non sempre sono affidabili. La Gran Bretagna in primavera ne ha acquistato alcuni milioni da una azienda cinese ma poi ha deciso di distruggerli perché inefficaci all'atto pratico.
TEST SALIVARE
test sierologico coronavirus
Recentemente sono stati proposti test che utilizzano come campione da analizzare la saliva. Come per i tamponi, anche per i test salivari esistono test di tipo molecolare (che rilevano cioè la presenza nel campione dell'RNA del virus) e di tipo antigenico (che rilevano nel campione le proteine virali) e danno risposte solo di tipo qualitativo, dicono cioè soltanto se nell'organismo sono presenti gli anticorpi. Sono utili soprattutto nelle scuole per selezionare casi da sottoporre al tampone classico.
TAMPONCINO
Infine nell'ospedale di Treviso, in Veneto, è in corso la sperimentazione di un tipo di tampone antigenico rapido validato dalle autorità sanitarie americane. Questo tamponcino, più corto del cotton fioc legato al tampone classico, può essere manovrato direttamente dal paziente («E' come mettersi le dita nel naso», spiegano i medici) e può essere analizzato da un macchinario che costa solo mille euro e che dà risposta nel giro di dieci minuti. La validazione italiana di questa soluzione è però ancora in corso.
crisanti