ANDREW MICHAEL LEACH
Elena Tebano per il “Corriere della Sera”
Cheryl Hudson non aveva parole per dire la morte di suo figlio e di fronte alla bara con il suo corpo ha fatto per l' ultima volta un gesto fino ad allora felice e familiare: gli ha scattato una foto e l'ha postata su Facebook. C' era tutta la sua disperazione: Andrew Michael Leach si è impiccato a 12 anni in casa a Southaven, Mississippi, perché - ha spiegato in una serie di lettere che ha lasciato ai suoi cari - era vittima di un bullismo sistematico e costante, cresciuto di intensità quando aveva detto ai compagni di sentirsi bisessuale.
ANDREW MICHAEL LEACH
«Nella sua scuola ci sono stati molti episodi di bullismo, i ragazzi non riescono neppure ad andare in bagno senza avere paura - ha raccontato la madre -. Ci hanno detto che un gruppo di ragazzini lo insultava», ha aggiunto. I genitori del dodicenne si sono rivolti agli insegnanti, chiedendo che intervenissero, ma come spesso succede non è servito a niente. Fino a quando non ce l' ha fatta più: il fratello più grande, che ha solo 15 anni, l' ho ha trovato senza vita in garage la settimana scorsa.
ANDREW MICHAEL LEACH CON LA MADRE
«Voglio che sappiano cosa hanno fatto e l' effetto che ha sulle altre persone» ha scritto Andy dei suoi bulli nei messaggi d' addio. «Faremo in modo che la sua voce venga ascoltata e che la sua morte non sia inutile», ripetono adesso i suoi genitori. E oggi la foto del corpo di Andy è un messaggio fortissimo e choccante che ha fatto il giro del mondo. È impossibile non fermarsi a guardarla. Ma è anche difficile non temere che come le immagini che circolano ogni giorno sui social sia destinata a essere dimenticata in fretta. È già successo ad altri bambini morti ingiustamente. Nessuno di loro lo merita.
ANDREW MICHAEL LEACH