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    “A PENSAR MALE SI FA PECCATO, MA SPESSO CI SI AZZECCA” – UNA LETTRICE MALIZIOSA SCRIVE A FRANCESCO MERLO: “IL GESTO DI BERRETTINI NON MI PARE COMMOVENTE. NON ERA TENUTO A FARE IL TAMPONE, E NE HA FATTI DUE, TANTO PER ESSERE SICURO DI ESSERE POSITIVO. VIENE IL SOSPETTO CHE VOLESSE TROVARE UNA SCUSA PER NON SCENDERE IN CAMPO” – RISPOSTA: “C'È UN CONCENTRATO DI ARCITALIANO, CHE SICURAMENTE BERRETTINI NON MERITA. SI COMINCIA CON IL MALANNO COME VIRTÙ. C'È IL BORGHESE STANCO DI LONGANESI, QUINDI IL MORETTI DI 'MI SI NOTA DI PIÙ'. INFINE C'È..."


     
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    berrettini berrettini

    Da “Posta e Risposta – la Repubblica”

     

    Caro Merlo, a me il gesto di Berrettini non pare per nulla commovente. Non era tenuto a fare il tampone, e ne ha fatti due, tanto per essere sicuro di essere positivo. Viene il sospetto che volesse trovare una scusa per non scendere in campo, ma ottenere il plauso di (quasi) tutti, come sta succedendo.

    Attilia Giuliani

     

    FRANCESCO MERLO FRANCESCO MERLO

    Risposta di Francesco Merlo:

    C'è, inconsapevole, un concentrato di Arcitaliano, che sicuramente Berrettini non merita. Si comincia con il malanno come virtù (la Traviata). Poi c'è il rifugio gozzaniano: "Non amo che le rose che non colsi. / Non amo che le cose / che potevano essere e non sono state".

     

    C'è il borghese stanco di Longanesi: "Esibiva medaglie che non aveva conquistato". Quindi il Moretti di "mi si nota di più...". Infine, e vale per lei e per me, cara Giuliani, c'è Andreotti: "A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca".

     

     

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