elena aubry
Maledetta ossessione. L'ultima foto della sua macabra collezione ritraeva Elena Aubry, la 26enne morta due anni fa mentre percorreva in moto l'asfalto sconnesso di via Ostiense. L'uomo l'aveva sottratta insieme alle ceneri della ragazza che erano custodite al cimitero del Verano (Roma).
E la teneva in camera da letto e la rimirava mentre Graziella, la mamma di Elena, a chilometri di distanza piangeva quell'ultimo sfregio alla figlia sparita in un incidente maledetto. Perdere una figlia. E poi vedersi sottratti anche gli ultimi segni tangibili di lei, l'urna e la foto, su cui piangere lacrime amare e racimolare i ricordi degli anni vissuti insieme. Graziella Viviano non riusciva a credere ai suoi occhi quando ha visto il loculo della figlia vuoto. E ha pianto e implorato che il responsabile si facesse vivo.
elena aubry 77
Settimane di indagine e poi i carabinieri sono arrivati all'autore del furto: 49 anni, una vita apparentemente normale, con quel vizio, però, di girovagare per i viottoli del Verano e perdersi tra le lapidi e i fotogrammi che vi erano custoditi. I carabinieri lo avevano notato da tempo e lo tenevano sott' occhio. Cosa farà un uomo sulla cinquantina a spasso in un luogo simile? Ma l'uomo non girava, era a caccia della prossima preda. E così l'hanno pedinato a lungo e poi condotto in caserma chiedendogli spiegazioni di quello strano atteggiamento. Il 49enne non ha profferito parola.
elena aubry e la madre
Di fronte al suo silenzio è scattata la perquisizione in casa. E qui sono state trovate le ceneri di Elena e la foto bellissima che la ritrae coi capelli sciolti e lo sguardo assetato di vita. Accanto al viso di Elena le tantissime immagini di donne decedute anche loro. Il collezionista di foto di ragazze morte... pare la trama di un romanzo giallo, ma è la realtà di un'esistenza solitaria nascosta nelle vie di Roma.
L'uomo già dieci anni fa era incappato nelle maglie della giustizia per una vicenda simile. Anche allora c'erano state strane sparizioni dal cimitero. E le indagini avevano portato dritto a lui. Finito a processo per quelle sottrazioni, aveva detto in aula senza imbarazzi: «Adoro ammirare i volti delle ragazze morte, ma dopo un po' mi stufo e vado a cercarne altre». L'uomo oggi è indagato per sottrazione di cadavere, la procura ha chiesto una perizia psichiatrica, disposta durante un'udienza in incidente probatorio di fronte al gip.
Sarà dunque uno psichiatra a determinare se si tratti di una patologia e se l'amore platonico di questo signore per donne bellissime morte prematuramente sia dettato da un disturbo mentale (il che dimostrerebbe che è incapace di intendere e volere). Maledetta ossessione. Quei volti giovani e belli. Quelle vite spezzate troppo presto. E il bisogno di sottrare le loro foto, contemplarle e poi amarle. Hanno riferito gli inquirenti che nella camera dell'uomo sono state trovate centinaia di foto. Le teneva tutte lì e le guardava. Alimentando la sua macabra ossessione. C.F
elena aubry