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    “UNA MANOVRA INGUARDABILE, SEMBRA SCRITTA DA REMO GASPARI" - CALENDA CRITICA LA LEGGE DI BILANCIO DEL GOVERNO MELONI TIRANDO IN BALLO L’EX MINISTRO DC. IL FIGLIO DI GASPARI REPLICA AL VELENO AL CHURCHILL DEI PARIOLI: “MIO PADRE REMO È STATO UN SERVITORE DELLO STATO, COLUI CHE HA REALIZZATO IL MIRACOLO ECONOMICO DELL'ABRUZZO. VADA A RILEGGERSI, IL SIGNOR CALENDA, COSA HA SCRITTO NAPOLITANO…”


     
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    Federico Garau per ilgiornale.it

     

    CARLO CALENDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA DI LETIZIA MORATTI CARLO CALENDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA DI LETIZIA MORATTI

    Botta e risposta tra il segretario di Azione Carlo Calenda e Lucio Gaspari, il figlio del celebre esponente della Democrazia cristiana Remo. Quest'ultimo ha replicato in modo piccato a una provocazione gratuita del leader del cosiddetto Terzo Polo, il quale nel formulare un giudizio sulla legge di Bilancio, di recente varata dal governo Meloni, ha parlato di una manovra "inguardabile", aggiungendo inoltre che "sembra scritta da Remo Gaspari". Posto che l'ex esponente della Dc è deceduto nel 2011, ovviamente, Lucio Gaspari non ha tollerato l'uscita di Calenda, etichettato come "ministro per caso" che "apre bocca e gli dà fiato".

     

    remo gaspari remo gaspari

    Nel ricordare lo spessore politico del padre, Gaspari ha risposto per le rime al segretario di Azione senza andare troppo per il sottile. "Mio padre è stato un servitore dello Stato, 10 volte deputato e 16 volte Ministro, uno degli esponenti più amati della Democrazia cristiana, colui che ha realizzato il miracolo economico dell'Abruzzo", ci ha tenuto a ricordare, prima di scagliarsi contro l'operato dell'ex esponente del Partito democratico.

     

    "Non è la prima volta che Calenda dice sciocchezze", affonda infatti, "spesso lo fa se non altro per cullare il suo ego, ma questa volta l'ha detta davvero grossa criticando con disprezzo questa manovra (dopo essersi offerto ripetutamente alla Meloni senza ottenere risultato) e insinuando una correlazione tra incompetenza e mio padre Remo"."Eppure, nella sua consueta retorica, Calenda dice sempre di non voler fare polemiche né critiche ma solo proposte costruttive", considera Gaspari, "peccato che alle parole, serietà vorrebbe seguissero i fatti".

     

    Le offese a chi non può replicare

    CARLO CALENDA 2 CARLO CALENDA 2

    Il fatto, poi, che la critica sia rivolta a qualcuno che non ha più la possibilità di replicare alle accuse irrita in modo particolare il figlio dell'ex esponente della Dc."Reputo squallido insultare chi non c'è più, un vero leader questo lo sa e non si abbasserebbe mai a offendere chi non ha modo di poter controbattere. Del resto", attacca senza giri di parola Gaspari, "ritengo che mio padre Remo un Calenda lo avrebbe considerato per come giustamente la sua fisionomia suggerisce: lo studente un po' pingue, un po' nerd, preso di mira dai compagni di classe che tra compassione e viscerale fastidio si rivolgono a lui con un simpatico scappellotto in testa".

     

    "Piuttosto vada a rileggersi, il signor Calenda, cosa ha scritto Napolitano durante la commemorazione tenutasi alla camera dei Deputati e di che tono sono stati gli interventi dei deputati nel corso della discussione", prosegue."In ogni incarico ministeriale, Remo Gaspari ha lasciato tracce oggettivamente proficue e ancora oggi viene ricordato con considerazione e ammirazione". In conclusione un'ultima stoccata al leader di Azione. "Calenda il Ministro per caso: dal momento che intende parlare di economia dicendosi esperto, dovrebbe magari leggersi anche le pubblicazioni scientifiche di economisti italiani e stranieri che hanno studiato le ragioni del miracolo economico della Regione Abruzzo. Ma sarà evidentemente impegnato a leggersi ancora i libri di storia della Roma antica", conclude polemicamente Gaspari, "con la stizza di chi all’uva, pur cercando di saltare, non è arrivato".

     

    CARLO CALENDA CARLO CALENDA

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