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    UNA NOTTE DI ORDINARIA FOLLIA A FERRARA - UN 43ENNE HA PROVATO A DAR FUOCO A UN BAR DELLA CITTÀ, DOVE QUALCHE GIORNO PRIMA ERA MORTO PER PROBLEMI CARDIACI IL FIGLIASTRO 19ENNE (DOPO AVER PIPPATO COCAINA), MA È STATO ACCOLTELLATO DAL TITOLARE ED È MORTO. INSIEME A LUI C'ERA ANCHE IL CUGINO 21ENNE DEL RAGAZZO SCOMPARSO CHE È STATO FERITO - PER IL 43ENNE SI È PRESENTATO CON UNA TANICA DI BENZINA PERCHÈ PENSAVA CHE IL TITOLARE FOSSE RESPONSABILE DELLA MORTE DEL FIGLIASTRO MA...


     
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    Estratto dell'articolo di Mirco Paganelli per “il Messaggero”

     

    BAR BIG TOWN DI FERRARA BAR BIG TOWN DI FERRARA

    Si erano presentati nel locale Big Town di via Bologna, a Ferrara, con una tanica di benzina. Volevano vendicarsi, perché nella notte tra il 12 e il 13 agosto scorso in quel bar, nel quartiere della movida, Edoardo, 19 anni, aveva accusato un malore ed era morto. Ma Davide Buzzi, 43 anni, patrigno del ragazzo, rimproverava il titolare del locale di avere chiamato in ritardo i soccorsi e di essere in qualche modo responsabile per quel dolore che non riusciva ad accettare.

    DAVIDE BUZZI DAVIDE BUZZI

     

    Voleva vendicarsi, invece è morto accoltellato, mentre il 21enne che era con lui, cugino del giovane che il 13 agosto aveva perso la vita, è gravemente ferito. Le indagini dei carabinieri del comando provinciale hanno portato al fermo dei gestori (padre e figlio) accusati di omicidio volontario e tentato omicidio e portati in carcere.

     

    Secondo la ricostruzione dei carabinieri, quando i due si sono presentati nel locale con una tanica di benzina, intorno alle 23.30 di venerdì, al Big Town, è scoppiata una lite furibonda. Il titolare del bar, Mauro Di Gaetano, 41 anni, e suo padre Giuseppe, 69 anni, feriti in modo lieve, dopo un lungo interrogatorio, sono stati fermati.

     

    BAR BIG TOWN DI FERRARA BAR BIG TOWN DI FERRARA

    Buzzi rimproverava a Di Gaetano di non avere chiamato in tempo il 112 e di avere delle responsabilità nella morte del figliastro, anche se, per quel caso, una delle ipotesi investigative era stata che il giovane avesse assunto poco prima della cocaina, con conseguenze letali anche a causa di un difetto congenito al cuore, a lui già noto per un episodio precedente che già lo aveva portato all'ospedale. […]

     

    Dalla morte del figliastro, a metà agosto, il 42enne avrebbe cercato di far giustizia al lutto che lo aveva colpito. Non solo aveva già minacciato i titolari del bar ma nelle scorse settimane Buzzi aveva aggredito in centro un uomo che accusava di essere il possibile pusher del figlio. La sua vittima in quel caso era riuscita a rifugiarsi in un bar fino all'arrivo delle forze dell'ordine che, a fatica, erano riuscite a placare il 42enne.

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