Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”
giorgia meloni bruno vespa cinque minuti
Alla faccia della par condicio. Sulle reti Rai ministri e sottosegretari del governo Meloni saranno liberi di scorrazzare per i talk senza sottostare ad alcun vincolo di tempo né di contraddittorio.
Potranno fare monologhi e improvvisare comizi catodici, stare in studio da soli con il conduttore o anche in compagnia di colleghi della medesima coalizione, basta che parlino della loro attività istituzionale — il ponte sullo Stretto nel caso di Matteo Salvini; gli ultimi provvedimenti dell’esecutivo, la premier — e il gioco è fatto. Da trent’anni in qua una forzatura senza precedenti: dacché fu cioè varata, nel lontano 1993, la prima legge di sistema per garantire parità di trattamento a tutte le forze politiche in campagna elettorale.
giovanbattista fazzolari giorgia meloni
In limitar della notte l’emendamento alla delibera della Vigilanza che avrebbe dovuto recepire il dispositivo dell’Autorità garante per le Comunicazioni sulla par condicio — scritto nelle stanze di Palazzo Chigi dal sottosegretario Giovanbattista Fazzolari e presentato da Fratelli d’Italia, Lega e Noi moderati — passa con i soli voti della maggioranza fra le proteste delle opposizioni. Stabilisce «la necessità di garantire», nei programmi di approfondimento giornalistico, «una puntuale informazione sulle attività istituzionali e governative».
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bruno vespa giorgia meloni
Inascoltate le proteste della minoranza, che ne aveva chiesto a più riprese il ritiro. E pure le obiezioni di Forza Italia, che inizialmente si era messa di traverso, convinta che una tale “innovazione” avrebbe favorito gli alleati, forti di un peso e di una riconoscibilità maggiori all’interno della squadra ministeriale: a parte Tajani agli Esteri, gli azzurri hanno infatti Alberto Zangrillo, Gilberto Pichetto Fratin e Annamaria Bernini, non proprio richiestissimi dai talk.
Ma l’ostruzionismo interno è durato poco. Alla fine anche i berlusconiani hanno dovuto piegarsi al diktat calato dai piani alti di FdI.
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maurizio gasparri con la carota in commissione vigilanza rai
E ora, che cosa succederà? Difficile che l’Agcom possa far propria una forzatura del genere. Dunque per le reti private le regole saranno più restrittive, mentre in Rai impazzerà TeleMeloni.
giorgia meloni a cinque minuti