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Il dramma di Marco Cappato in diretta, nell'aula del tribunale di Milano, nel giorno della sua assoluzione. Nel corso del processo che vede l'esponente radicale imputato per aiuto al suicidio per la morte di Fabiano Antoniani, conosciuto come Dj Fabo, Cappato ha ricevuto la notizia della morte della madre ricoverata da tempo in ospedale. Il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni, tramite i suoi legali, ha chiesto una breve sospensione dell'udienza ed è uscito dall'aula in lacrime.
Con lui c'erano la moglie e altri membri dell'associazione Coscioni. Anche il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha fatto le condoglianze a Cappato che dopo alcuni minuti ha ripreso il suo posto in aula e il processo è ricominciato con gli interventi della difesa fino alla sentenza di assoluzione per l'imputato "perché il fatto non sussiste".
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"In piena sintonia e assonanza con le motivazioni che avete prospettato rimettendovi alla Corte Costituzionale - ha spiegato poi Cappato in merito al processo - la mia è una motivazione di libertà, di diritto alla autodeterminazione individuale, naturalmente all'interno di determinate condizioni, è per questo che ho aiutato Fabiano". Come detto, Cappato è stato assolto "perché il fatto non sussiste".
I giudici togati e popolari della Corte d'Assise di Milano hanno accolto la richiesta di assoluzione avanzata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano sulla base della sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito la non punibilità del reato di aiuto al suicidio in presenza di determinate condizioni. La lettura del verdetto è stata accolta con gli applausi dei presenti in Aula, mentre Cappato era già uscito per dare l'ultimo saluto alla madre.
MARCO CAPPATO DJ FABO L'arrivo di Marco Cappato e della madre di Fabiano Antoniani al momento di preghiera dedicato alla memoria di Antoniani, conosciuto come DJ Fabo © ANSA 16 tiziana siciliano