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    UNA SCOPATA E VIA - GASSMANN, DOPO UN MESE DALL'ANNUNCIO (ERA SU UN SET), PRENDE LA RAMAZZA E PULISCE UN PEZZO DI STRADA - MICHELE SERRA: 'UN'ORA DI LAVORO E UN ACCENNO DI VESCICA: COLPISCE LA MODESTIA DELLO SFORZO RISPETTO AL RISULTATO''


     
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    1. E GASSMANN PRESE LA SCOPA “RIPULITA LA MIA STRADA”

    Stefano Petrella per “la Repubblica - Roma

     

    alessandro gassmann pulisce la strada 2 alessandro gassmann pulisce la strada 2

    E alla fine ha mantenuto la promessa. Ieri mattina Alessandro Gassmann si è armato di ramazza e ha ripulito un tratto di via de’ Tre Archi, un vicolo di via dei Coronari, in pieno centro, ritornando sulla campagna “Roma sono io”, che lui stesso lanciò in internet il 26 luglio scorso, invitando i cittadini romani a darsi da fare per il decoro della città, in risposta al reportage del New York Times che in quei giorni denunciava il degrado della città.

     

    «Ha lavorato per più di un’ora, intorno alle 11 del mattino», conferma Fari, commessa della pelletteria di fronte, mentre le addette alla vendita di un negozio di scarpe adiacente segnalano che «non è la prima volta che indossa i guanti e ripulisce quel tratto di strada davanti casa sua, quando è a Roma lo fa quasi tutte le mattine».

     

    alessandro gassmann pulisce la strada 1 alessandro gassmann pulisce la strada 1

    A riprova dell’operato, l’attore ha pubblicato su Twitter anche una foto della sua mano con una vescica provocata dal lavoro. «Le cicche sono state le nemiche numero uno, non si scollano dal sampietrino », ha precisato Gassmann a fine spazzata, promettendo poi di ritornare presto all’opera per rimuovere le scritte vandaliche di cui il vicolo è pieno, minacciando con ironia: «Ora che ho fatto il mio lavoretto, farò in modo che resti così, occhio che sono grosso!».

     

    E mentre l’attore dichiara di «aspettare i 300 spazzini annunciati dal Comune», gli esercenti della zona si aggregano alla richiesta: «Sono mesi che non puliscono le strade — racconta Davide, titolare di un negozio di antiquariato al civico 7 di via dei Coronari — la strada principale è più pulita perché ognuno di noi commercianti dà una spazzata davanti al proprio negozio, ma i vicoli laterali versano in condizioni vergognose ». E infatti, a poche ore dall’intervento di Gassmann, anche la stessa via de’ Tre Archi già è stata sporcata nuovamente, soprattutto di cicche di sigarette.

    LA VESCICA DI ALESSANDRO GASSMANN DOPO UN ORA DI PULIZIA STRADA LA VESCICA DI ALESSANDRO GASSMANN DOPO UN ORA DI PULIZIA STRADA

     

    Ma la situazione sembra destinata a cambiare, perché il presidente di Ama, Daniele Fortini, commentando positivamente l’iniziativa dell’attore, conferma che «i 300 spazzini di quartiere saranno gradualmente tutti all’opera entro la fine di settembre», specificando una road map che vede «i primi cento operativi già nella settimana della riapertura delle scuole».

     

    L’iniziativa di Gassmann raccoglie il plauso della rete, dove impazzano complimenti su Facebook e Twitter, con molti utenti che ricordano come sia stato il miglior modo per festeggiare il compleanno del padre Vittorio, scomparso nel 2000 e nato proprio il 1 settembre. Agli apprezzamenti si unisce anche dell’attrice Simona Marchini: «Lo farò anche io ai Parioli ».

     

     

    alessandro gassmann pulisce la strada 3 alessandro gassmann pulisce la strada 3

    2. L’AMACA

    Michele Serra per “la Repubblica

     

    Un’ora di lavoro con la ramazza e un accenno di vescica su una mano: tanto è costato ad Alessandro Gassman pulire il breve tratto di suolo pubblico sul quale si affaccia la sua casa romana. Al di là delle interpretazioni del gesto (alcune malevole a prescindere: è lo spirito dei tempi), colpisce la modestia dello sforzo rispetto al risultato. Pulire una strada non è opera titanica, e un uomo in buona salute con una ramazza (o un badile, o un piccone) può fare grandi cose.

     

    alessandro gassmann selfie dall uruguay alessandro gassmann selfie dall uruguay

    Non si tratta di elogiare il lavoro volontario come “salute della Nazione”: le dittature ci hanno campato, sulla propaganda congenere. Si tratta, però, di farsi qualche domanda sul funzionamento del mondo, sulla maniera super-delegata e super- specializzata in cui tutto funziona (o non funziona). Conosco una stradina secondaria interrotta da un paio d’anni da uno smottamento. Un danno da poco, ma i Comuni, si sa, non hanno più un soldo.

     

    Alcuni abitanti l’hanno riaperta in un paio di giorni di lavoro allegro; ma hanno dovuto farlo di nascosto, perché una fitta griglia di responsabilità e competenze affida la manutenzione delle strade solo ai responsabili e ai competenti, appunto. Bene, ci vogliono regole, non l’anarchica e occasionale facoltà dei singoli. Ma del giacimento sterminato di mani e di braccia che ci è dato in sorte, che ce ne facciamo? Lo devolviamo tutto alla digitazione su tastiera, così possiamo parlarci da qui a lì anche se la strada che collega qui a lì è interrotta?

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    alessandro gassmann alessandro gassmann

     

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