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    UNA SUONATA DI BACH PER SPADAFORA – IL PRESIDENTE DEL CIO BOCCIA LA RIFORMA DELLO SPORT: “NON RISPETTA LA CARTA OLIMPICA”. LA REPLICA DEL MINISTRO CHE TIRA IN BALLO LUKASHENKO: “PER BACH BIELORUSSIA OK. FIGURIAMOCI L'ITALIA. MA L'HA LETTO LA BOZZA?" – BACH INFEROCITO: “NON INCONTRERÒ IL MINISTRO, ABBIAMO SCRITTO UNA LETTERA MA NON ABBIAMO AVUTO RISPOSTE”. SI RISCHIA LA SOSPENSIONE (E CI POTREBBERO ESSERE RIPERCUSSIONI SULL’OLIMPIADE INVERNALE DI MILANO-CORTINA 2026)


     
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    Luca Gialanella per gazzetta.it

     

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    "Siamo molto preoccupati per la situazione del Coni e il suo funzionamento secondo la nuova Riforma chiesta dalla politica. Un Comitato olimpico che non funziona e non è indipendente, e che sia sottoposto a ordini da enti esterni, non rispetta la Carta Olimpica.

     

    Avevo un meeting in programma il 15 ottobre con il ministro dello Sport, Spadafora, ma francamente in questo momento non vedo le condizioni per fare questo incontro. A inizio mese avevamo scritto una lettera al Ministero dello Sport esprimendo la nostra preoccupazione ma non abbiamo avuto risposte". Il presidente del Cio, Thomas Bach, è pacato nelle parole ma pesantissimo nei contenuti.

     

     

    I RISCHI

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    Al suo fianco ci sono Giovanni Malagò, presidente del Coni, Renato Di Rocco, numero 1 della Federciclismo, e David Lappartient, presidente dell’Uci (ciclismo). Bach è qui da ieri e per lo sport italiano è un grandissimo onore, ma allo stesso tempo fissa un punto di non ritorno: con la riforma dello sport italiano, "Sport e Salute", che non dipenderà più dal Coni ed è stata proposta dal ministro Spadafora, l’Italia rischia, e tanto. "Leggete la Carta Olimpica, le sanzioni sono lì".

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    Vuol dire che se questo braccio di ferro continuerà tra Ministero dello Sport e Coni, il nostro comitato olimpico rischia la sospensione. Cioè, ci saranno atleti a Tokyo 2021 senza inno e senza bandiera, con delle ripercussioni sull’Olimpiade invernale di Milano-Cortina 2026, per la quale servono risposte rapide dal Coni su due siti: il pattinaggio di velocità e quello di bob/slittino.

     

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    E ancora: “Il segretario generale del Coni ha bisogno di essere messo in condizione di lavorare nel pieno delle sue funzioni. Ora invece il segretario generale è soggetto alle istruzioni di società esterne al Coni”. Il segretario generale (Carlo Mornati) dipendeva da Coni Servizi, che tuttavia era società operativa del Coni, mentre Sport e salute è indipendente dal Coni e a rischio, secondo il numero uno dello sport mondiale, c’è anche l’operatività in diversi settori strategici: “Anche il marketing impatta sui cerchi olimpici e non può dipendere da società esterne” aggiunge Bach.

     

     

    SUL MONDIALE DI CICLISMO

       C’è anche un elogio enorme per il Mondiale di ciclismo: "Avete fatto un nuovo record olimpico, un miracolo, avete dimostrato l’efficienza del sistema sportivo in Italia. E spero proprio che questa efficienza non sia influenzata negativamente dalle nuove misure richieste dalla politica".

     

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    LE PAROLE DI MALAGÒ

      Giovanni Malagò, il presidente del Coni, che giustamente non vuole commentare le parole di Bach, aggiunge soltanto: "Non ha detto nulla di quanto noi addetti ai lavori sappiamo da tempo. C’erano date molto chiare, da fine del 2018 siamo arrivati alla fine di settembre 2020 e la Carta Olimpica è chiarissima. Il mondo dello sport mondiale ci ha dato fiducia assegnandoci le Olimpiadi invernali.

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    E il Coni è tra i primi firmatari del contratto olimpico". Domani partirà una nuova lettera del Coni al ministro Spadafora nella prospettiva di trovare una soluzione alle criticità. Altrimenti il 7 ottobre il prossimo Esecutivo del Cio prenderà contro il Coni le misure previste dalla Carta Olimpica.

     

    LA REPLICA

    La replica del ministro Spadafora: “Bach sta in modo inusuale e poco istituzionale parlando di una bozza di legge che francamente stento a credere che abbia personalmente letto. Se invece davvero così fosse, indichi con chiarezza assoluta in quali punti la bozza non rispetta la Carta Olimpica, oppure eviti di trascinare il Cio in un dibattito davvero poco edificante per una istituzione così importante”.

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