Da https://www.inter-news.it
capello
L’Inter ha conquistato i primi 3 punti in Champions League sul campo del Viktoria Plzen (vedi report). Capello non si sente di esaltare più di tanto la prestazione dei nerazzurri di Inzaghi, soprattutto nel momento in cui si sono ritrovati in superiorità numerica. Le dichiarazioni dell’ex tecnico a Sky Sport
L’Inter batte il Viktoria Plzen in Repubblica Ceca conquistato la sua prima vittoria in Champions League. Fabio Capello spiega perché la prestazione dei nerazzurri è stata piuttosto anonima: «L’Inter quando è stata in superiorità numerica ha giocato di più nella propria metà campo piuttosto che sfruttare il contropiede. Ha avuto occasioni incredibili ma non ha mai giocato con grinta e determinazione come per dire ‘adesso siamo in superiorità numerica e facciamo quello che vogliamo’. Non ho visto questo atteggiamento. Nella prima parte ho visto un’Inter che non ha creato niente, tanti passaggi laterali e nessun dribbling e questo ha aiutato gli avversari a difendersi bene».
L’INTER SI ACCONTENTA
Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera
viktoria plzen inter
Questa è la Boemia dell'acciaio, non quella famosa per i cristalli: eppure l'Inter maneggia la prima trasferta di Champions usando fin troppo i guanti bianchi, senza indossare la tuta da lavoro pesante più adatta per scovare qualche gol in più nel cuore dell'area. Contro il piccolo Viktoria Plzen, arrivano i tre punti con una rete per tempo di Dzeko e Dumfries, così come erano arrivati sabato in campionato nel finale con il Torino: dopo le batoste con Milan e Bayern è una ripartenza, su questo non c'è dubbio, ma la sensazione è che il complicato rodaggio iniziale dei nerazzurri non sia ancora del tutto completato.
Lukaku, assente dalla partita con la Lazio del 26 agosto, dopo gli esami effettuati ieri procede nel recupero, ma tornerà solo dopo la sosta per le Nazionali: domenica all'Inter servirà quindi uno sforzo supplementare, nella base della sorprendente Udinese, per scollinare questa prima serie di saliscendi dispendiosi.
Contro i campioni della Repubblica Ceca, reduci dal 5-1 al Camp Nou ma imbattuti nel loro piccolo stadio da 28 gare, Inzaghi continua con il turnover, sostanzioso e necessario.
Il panchinaro eccellente stavolta è Lautaro, mentre nel cuore della difesa debutta Acerbi, che tornerà utile soprattutto se De Vrij faticherà a tornare ai suoi livelli migliori.
inzaghi
Onana si conferma «portiere di Coppa» e attende di sperimentare anche in serie A il suo stile di gioco così diverso da Handanovic, mentre Barella e Brozovic, due degli osservati speciali di questo primo mese nerazzurro - e decisivi contro il Toro - sembrano alzare i giri del motore, anche se gli avversari, per giunta in dieci nell'ultima mezzora, hanno tutta l'aria di una squadra italiana di serie B e nemmeno di vertice «Abbiamo reso semplice una partita che non lo era e siamo contenti - sottolinea Inzaghi -. Sapevamo di affrontare un calendario compresso e complicato, ma i singoli stanno crescendo e io ho bisogno di tutti. Nel girone affrontiamo le due migliori squadre al mondo in questo momento, ma vogliamo giocarcela». La vittoria del Bayern è una buona notizia per l'Inter, che il 4 ottobre si giocherà a San Siro contro il Barcellona buona parte delle possibilità di passare il turno. Anche per questo e per le diverse occasioni fallite che potevano rimettere in saldo positivo la differenza reti, l'Inter si porta via qualche rimpianto. Il diagonale di Dzeko e la replica di Dumfries sono quasi il minimo sindacale per una squadra che dopo il vantaggio non riesce a infierire, anche se rialza il ritmo a inizio ripresa, sfiorando il raddoppio con Gosens, Dzeko e lo stesso olandese. Il fallaccio di Bucha su Barella (il giallo con la Var diventa rosso) sembra la premessa per un'Inter extralarge. Ma non è così, tanto che Skriniar salva in area su Sykora, poco prima del gol della sicurezza: per crescere di taglia serve ancora tempo.
Simone Inzaghi