Michele Serra per “la Repubblica”
simone uggetti assolto
L' assoluzione in Appello, per "non avere commesso il fatto", dell' ex sindaco di Lodi Simone Uggetti, cinque anni fa arrestato come un ladro e tradotto a San Vittore per quella che, al massimo, poteva essere la forzatura di un iter burocratico (senza che un solo euro gli finisse in tasca), meriterebbe un dibattito ampio, e sereno, sull' orribile attitudine dei media di dare massimo rilievo alle colpe presunte, e minimo alle colpe cancellate.
MICHELE SERRA SULL'AMACA
Questo dibattito non ci sarà, perché è troppo faticoso mettere in discussione uno dei grandi motori psicologici, e commerciali, dell' informazione: il colpevole ai ceppi piace alla folla più dell' innocente che torna alla sua casa, alle sue abitudini e alla sua vita, o a quello che ne resta dopo la tempesta.
Sia lode, comunque, a Radio Uno, che ieri sera a Zapping ha dedicato molti minuti alla chiusura di quello che molti giornali definirono, con grottesca enfasi, "scandalo delle piscine" (perché non "piscinopoli"?) pur essendo, la piscina, una sola normalissima piscina comunale, e pur essendo, lo "scandalo", sostanzialmente una disputa sulla legittimità di una firma: che cosa c' entrasse San Vittore è cosa che Uggetti, e la sua famiglia, si chiedono ancora oggi.
Ci inzupparono la penna in tanti, tra i quali piace menzionare il blog di Beppe Grillo, allora intemerato azzannatore dei "politici" a prescindere: oggi magari l' esperienza suggerisce qualche tentennamento in più.
BEPPE GRILLO SU SIMONE UGGETTI
Chi scrive ha sempre diffidato del derby tra "manettari" e "garantisti", in forza dell' ovvia circostanza che esistono i colpevoli ed esistono gli innocenti, l' importante è cercare di non confonderli per non confondersi. Ma non c' è dubbio che la storia di Uggetti, in quel derby, sia un clamoroso autogol dei manettari.
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