Caterina Maniaci per Libero Quotidiano
tennis tra i balconi
Dal balcone Giulietta salutava il suo Romeo, in quel di Verona. Peccato che non fosse autentico, come tutta la storia che non ha precisi riscontri - e del resto al tempo in cui Shakespeare scriveva la sua commedia, sembra che in Inghilterra il balcone fosse del tutto sconosciuto, dato che il clima inclemente non lo contemplava - ma i veronesi sono riusciti a farne un' icona amata in tutto il mondo e capace di attirare milioni di turisti.
Da un balcone Mussolini ha proclamato l' entrata in guerra dell' Italia nel 1940 e sempre da un balcone, anche se più esattamente si tratta di un loggiato, si affaccia il nuovo Pontefice appena eletto, dopo il Conclave.
tennis tra i balconi
Questo angolo della casa, che, ammettiamolo, abbiamo spesso ignorato, lasciandolo agli appassionati di giardinaggio o ai fanatici del sole a tutti i costi, ora più che mai appare alla ribalta. Anzi, diventa la ribalta.
Dai balconi, nelle prime settimane di reclusione forzata, si è ballato e cantato, si sono organizzati aperitivi e incontri galanti, poi, mano a mano, la voglia di cantare e ballare è andata scemando, ma i balconi lentamente si stanno trasformando in micro stabilimenti balneari: si tirano fuori sdraio e asciugamani, ci si stende al sole in ciabattine e costume, si fa finta, insomma, di essere già in vacanza.
In realtà si rimane sempre nel solito balcone, che ora appare come un dono del cielo, trasformato in luogo da cui continuare a guardare il mondo, sia pure da lontano.
balcone ramses III
Così nasce spontaneo chiedersi chi ha avuto l' idea impagabile di far nascere questo spazio che tanta parte ha avuto nella storia, nell' arte e nella vita sociale. Bisogna andare indietro nel tempo, fino al 1218 a.C., sulle rive del Nilo. Regna il faraone Ramses III, illuminato e amante delle cose belle. A Luxor ha creato un palazzo meraviglioso, con una innovazione particolare: ha una sporgenza verso l' esterno al centro della facciata. Da qui il faraone sovrintende alle cerimonie di corte. Può essere ammirato, e può controllare, dall' alto, la situazione.
babilonesi e persiani Dall' Egitto dei faraoni i balconi si diffondono: a Babilonia diventano famosi i giardini pensili che sono una modifica colorata e fascinosa della "sporgenza rientrata" di egiziana memoria. E poi in Persia, in Grecia, e a Roma, dove si costruiscono loggiati di legno sopra i Fori imperiali, per permettere alla gente di assistere agli spettacoli. Nel mondo arabo diventano più ristretti, l' unico angolo da cui le donne possono guardare quel che succede fuori dalle mura di casa. Per via delle influenze arabe anche in Spagna, in Andalusia in particolare, e in Sicilia, i balconi diventano un elemento architettonico dominante.
balcone giulietta e romeo
Si diffondono in tutt' Italia e dunque non possono rimanere fuori dallo sguardo degli artisti. Compare nei quadri e nei progetti degli architetti rinascimentali. Raffaello ne progetta uno destinato a diventare un capolavoro assoluto, quello di palazzo Pandolfini a Firenze. I balconi sono protagonisti nella pittura ottocentesca, tra Macchiaioli (come non ricordare Le ricamatrici di Adriano Cecioni, 1865-1866) e Impressionisti, come testimoniano Caillebotte, Manet...
In Italia, durante le passioni e gli impeti risorgimentali, i balconi vengono addobbati con il tricolore. Nelle ultime settimane, insieme ai panni da stendere, sono ricomparse le bandiere, sventolate dai balconi al ritmo dell' inno. Scatti d' orgoglio patrio e bucati a parte, i balconi ora ritrovano anche, la loro antichissima origine di giardini pensili. La Coldiretti, infatti, rileva che c' è stato un boom di fiori e piante riapparsi in terrazza, ma anche di semi, piantine e fertilizzanti per allestire centinaia di orti domestici. Sei italiani su dieci hanno scoperto di avere il pollice verde (o almeno presumono di averlo) e si rifugiano tra gerani e basilico.
tennis tra i balconi balcone piazza venezia