• Dagospia

    NARCOS, ITALIA – SALVATORE MANCUSO GOMEZ, UNO DEI SIGNORI DELLA GUERRA COLOMBIANA, SARÀ ESTRADATO IN ITALIA NEI PROSSIMI GIORNI DAGLI STATI UNITI – FIGLIO DI UN EMIGRATO ITALIANO, HA GUIDATO I PARAMILITARI DI DESTRA DELLE AUC E HA SPEDITO FIUMI DI COCA IN EUROPA – LE PROCURE ITALIANE VOGLIONO CAPIRE I SUOI RAPPORTI CON LA ‘NDRANGHETA, MA I COLOMBIANI LO VOGLIONO RIPRENDERE..


     
    Guarda la fotogallery

     

     

    Francesco Giambertone per il “Corriere della Sera”

     

    salvatore mancuso gomez salvatore mancuso gomez

    Uno dei più feroci signori della guerra colombiani è pronto ad atterrare in Italia. Salvatore Mancuso Gómez, 56 anni, nato e cresciuto in Colombia, dove tra gli anni Novanta e Duemila guidò i paramilitari di destra delle Autodefensas Unidas de Colombia con cui organizzò migliaia di sequestri e massacri, gestendo un enorme giro di narcotraffico internazionale, sarà estradato nei prossimi giorni (o addirittura ore) nel nostro Paese dagli Stati Uniti, dove era in carcere dal 2008.

     

    salvatore mancuso gomez 1 salvatore mancuso gomez 1

    Non andrà in Colombia, come aveva chiesto a gran voce il governo di Bogotá. Che ora si trova a gestire una grossa grana politica e d'immagine. Riavvolgiamo il nastro. Salvatore Mancuso nasce nell'agosto 1964 a Montería, nel dipartimento di Córdoba, figlio di un emigrato italiano di Sapri che ripara elettrodomestici (e da cui eredita il passaporto italiano) e di una bella ragazza locale, Gladys Gómez.

    salvatore mancuso gomez nelle mani della dea americana salvatore mancuso gomez nelle mani della dea americana

     

    Cresce con molti fratelli nelle fincas , dove la vita procede bene finché nell'81 le Farc, le forze armate rivoluzionarie, iniziano a rapire amici e parenti, a chiedere riscatti, a uccidere chi non si piega all'ideologia marxista. Così Salvatore, che è andato a studiare a Pittsburg e poi a Bogotá, rientra alla base. E con altri contadini fonda il suo esercito clandestino di «autodifesa» dalle guerrillas .

    pablo escobar 1 pablo escobar 1

     

    Ma per armare i suoi uomini ha bisogno di soldi. Stringe amicizia con Fidel Castaño (vecchio amico di Pablo Escobar) che col fratello Carlos controlla un'altra piccola formazione paramilitare. Si mettono a produrre cocaina e a trafficarla, e nel '97 si uniscono nelle Autodefensas Unidas de Colombia: in pochi anni reclutano oltre 2 mila persone (poi fino a 20 mila) e arrivano a smerciare droga per 7 miliardi di dollari l'anno. Salvatore detto El Mono, «la scimmia» di un metro e novanta, «l'italiano» spietato che guida gli elicotteri e controlla le piantagioni al confine col Venezuela, diventa sempre più potente fino a prendere il controllo delle Auc.

    salvatore mancuso gomez 2 salvatore mancuso gomez 2

     

    Sotto di lui il narcotraffico, da mezzo per finanziare «la difesa» dei terreni, si trasforma nell'unico fine. Per estendere e proteggere le piantagioni, le Auc passano sui cadaveri di chiunque: compiono stupri, sevizie, massacri di interi paesini (come lo sterminio di El Salado, da cui si racconta che «si salvarono solo i cani»). E secondo diverse organizzazioni umanitarie fanno il lavoro sporco per conto dell'esercito.

    salvatore mancuso gomez salvatore mancuso gomez

     

    La coca del Mono dalla Colombia scorre a fiumi verso l'Europa. Nel 2004 la Dda di Catanzaro, in una maxi inchiesta che coinvolge altri 6 Paesi, intercetta un carico di 5.500 chili diretto a Gioia Tauro, dove l'aspettavano le cosche della 'Ndrangheta di cui l'italiano è il tramite. Tra i 159 destinatari dell'arresto c'è anche Mancuso, vertice della cupola. Il suo nome torna anche nell'operazione Tiburon della Dda di Reggio Calabria, del 2006, sempre per traffico di stupefacenti.

    ALVARO URIBE 2 ALVARO URIBE 2

     

    Intanto però Mancuso ha preso l'uscita d'emergenza offerta dal presidente Álvaro Uribe: nel 2004 guida la «smobilitazione» dei paramilitari, a cui il governo promette enormi sconti di pena in cambio della consegna delle armi. Grazie alla legge di «giustizia e pace», i primi 40 anni che il Mono dovrebbe scontare diventano 8. E nel 2008 il pentito viene estradato negli Stati Uniti, che gli danno 15 anni per traffico internazionale.

     

    La pena negli Usa finisce a marzo scorso, ma la Colombia lo rivuole: secondo il Tribunale Superiore di Bogotá deve ancora rispondere di 11 mila delitti tra cui 588 omicidi, e raccontare molto dei legami tra narcos e politica (Uribe compreso).

    salvatore mancuso gomez salvatore mancuso gomez

     

    I colombiani però commettono un errore procedurale nella richiesta: così l'avvocato di El Mono chiede che venga portato in Italia, e gli Usa acconsentono. Qui lo attendono le procure di Catanzaro e Reggio Calabria, per capire di più dei suoi rapporti con le 'ndrine. Ma il presidente colombiano Duque si dice pronto a ricorrere a Strasburgo purché i crimini dell'italiano non restino impuniti.

    salvatore mancuso gomez nel 2004 alla guida delle auc salvatore mancuso gomez nel 2004 alla guida delle auc

     

     

    salvatore mancuso gomez 12 salvatore mancuso gomez 12

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport