FRANCESCA PIERANTOZZI per il Messaggero
graffiti vs wilfrid
Tutti a Parigi conoscevano Wilfrid, il graffitaro cortese. Tutti hanno camminato almeno una volta sul suo «amore che va in giro per le strade», una scritta con la vernice nera che rende poesia le strisce pedonali, i muri scrostati dei palazzi, le lavatrici e i frigoriferi abbandonati sui marciapiedi.
«L'amour court les rues» ha scritto mille volte Wilfrid, tappezzando la sua Montmartre, la stessa di Amélie Poulain, e ridando speranza ai concittadini dopo gli attentati, quando il suo tag rimbalzò sui social e divenne simbolo della resilienza urbana.
Tutti lo conoscevano ma in realtà forse si sbagliavano di grosso, perché Wilfrid Azencoth, 55 anni, al secolo Wilfrid A, street artist, fotografo, autore della copertina di Authentik, album del '91 dei mitici Ntm, non è il graffitaro cortese che tutti pensavano, ma, da quanto emerge da un'inchiesta, uno stupratore seriale.
Wilfrid Azencoth
Martedì sono state 25 donne a denunciarlo: dodici per stupro, tredici per aggressioni sessuali. Le prime denunce riguardano fatti del 2009, le ultime arrivano ad aprile, dopo l'inizio del confinamento.
È stata una lunga inchiesta del magazine online Néon pubblicata il 22 giugno a lanciare una sorta di #metoo contro il graffitaro, fino a quel momento simbolo di Parigi, capitale dell'amour. Da alcuni giorni qualcuno sta correggendo i suoi graffiti: non è più «l'amore» che va in giro per le strade, ma «uno stupratore».
WILFRID WILFRID
Wilfrid Azencoth Wilfrid Azencoth
graffiti vs wilfrid