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    “UOMO DI MERDA. DEVI MARCIRE IN GALERA” – SUI SOCIAL PIOGGIA DI INSULTI SUL 17ENNE ARRESTATO PER LA MORTE DI MICHELLE CAUSO, UCCISA A COLTELLATE A ROMA, IN ZONA PRIMAVALLE – TRA I DUE NON C’ERA NESSUNA RELAZIONE SENTIMENTALE E LEI NON ERA INCINTA – SUI PROFILI SOCIAL DEL 17ENNE SOLDI, SANGUE E SERATE DA SBALLO A BASE DI HASHISH E CANNABIS...


     
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    Da roma.repubblica.it

     

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    Frasi malinconiche su relazioni ormai chiuse, emoticon con goccioline di sangue, video con spinelli, foto a indumenti di marca, musica trap e 13mila followers su Instagram. È questo il mondo del ragazzo di 17 anni nato in Italia da genitori dello Sri Lanka arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile con l'accusa di aver ucciso a coltellate Michelle Maria Causo, a Primavalle nella periferia nord-ovest di Roma.

     

    Soldi, sangue e droga: è questo quello che si vede nei suoi canali. “Contattatemi”, scrive, quando senza scrupoli — i suoi profili sono pubblici e aperti — invita i suoi followers a contattarlo per acquistare la cannabis e l’hashish che fuma a casa, nelle serate a Trastevere e poi ancora a Ponte Milvio, a largo San Pio V. Poi ci sono le serate al Qube, le foto di gruppo con “la gang” al Colosseo, le bottiglie di vino da ostentare.

     

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    Intanto i suoi profili si riempiono di insulti e minacce”. “Non meriti di vivere”, “Uomo di m…”, “È meglio che ti guardi le spalle”, “Devi marcire in galera”, “Non ti vergogni di avere ammazzato una pischella?”. E ancora: “Devi soffrire”. “Mi hai portato via una delle persone più belle che la vita mi avesse mai dato, vergognati”, scrive una ragazza.

     

     

     

    ARRESTATO IL 17ENNE ACCUSATO DEL FEMMINICIDIO DI MICHELLE CAUSO

    Estratto dell’articolo di Giuseppe Scarpa per roma.repubblica.it

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    È stato arrestato il 17enne fermato mercoledì sera a Primavalle per il femminicidio di Michelle Maria Causo. Il ragazzo, originario dello Sri Lanka, è stato sentito per tutta la notte in questura dalla polizia e dal pm a cui la Procura dei minori ha affidato l’inchiesta.

     

    Il giovane, coetaneo della vittima, è accusato di aver accoltellato la ragazza, averla chiusa in un grosso sacco nero di plastica ed aver cercato di disfarsi del corpo trasportandolo in un carrello della spesa fino ai cassonetti di via Stefano Borgia. Smentita dagli inquirenti l’ipotesi che i due fossero sentimentalmente legati e che la vittima fosse incinta.

     

    Ad accorgersi del tentativo del 17enne è stato un vicino di casa che ha visto la scia di sangue lasciata dal passaggio del carrello. A quel punto è scattata la chiamata al 112 e la polizia, inclusi gli agenti della scientifica, è arrivata sul posto per tutti i rilievi del caso. Prima è scattato il fermo e ora l’accusato per il femminicidio di Michelle è in stato di arresto e in attesa di convalida. Intanto a Primavalle venerdì sera fiaccolata alle otto per ricordare la giovane

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