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    URSO E BONOMI IN MISSIONE PER CONTO DI GIORGIA – IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO (PARDON, DEL MADE IN ITALY) È IN VIAGGIO VERSO KIEV INSIEME AL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA BONOMI E AL CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI PALAZZO CHIGI TALÒ. L’OBIETTIVO UFFICIALE È INAUGURARE IL DESK ITALIANO A SOSTEGNO DELLE IMPRESE PRESSO L’AMBASCIATA DI KIEV. MA LA GITA SERVE ANCHE A PREPARARE IL TERRENO ALLA VISITA DELLA PREMIER, CHE SEMBRA SEMPRE PIÙ IMMINENTE, COSÌ COME L’INVIO DELLA BATTERIA DI DIFESA ANTI AEREA SAMP/T…


     
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    1. ARMI A KIEV, VIA LIBERA DAL SENATO

    Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi e Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

     

    ZELENSKY MELONI MEME BY DAGOSPIA ZELENSKY MELONI MEME BY DAGOSPIA

    [...] C'è un'accelerazione sia sul viaggio a Kiev di Meloni, che potrebbe essere imminente, sia sull'invio di una batteria di difesa anti aerea da parte dell'Italia alla resistenza ucraina.

     

    Il modello che dovremmo inviare, il Sampt-T, a tecnologia congiunta italo-francese, sarebbe operativo e non di addestramento, potrebbe coprire e difendere un'area metropolitana grande come Kiev. Il coordinamento fra Parigi e Roma in queste ore riguarda i pezzi che fornirebbero i francesi, modificati con un software diverso da quello italiano e che si sta rendendo compatibile con il nostro. [...]

     

    ADOLFO URSO E CARLO BONOMI CON TALO' IN VIAGGIO VERSO KIEV ADOLFO URSO E CARLO BONOMI CON TALO' IN VIAGGIO VERSO KIEV

    2. UCRAINA, IL MINISTRO URSO E IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA BONOMI SONO IN VIAGGIO VERSO KIEV

    Youssef Hassan Holgado per www.editorialedomani.it

     

    Nella foto si vedono i due seduti in una carrozza di un treno diretti verso la capitale ucraina. Insieme a loro c’è anche il consigliere diplomatico di Giorgia Meloni Talò, che la scorsa settimana ha ricevuto una chiamta dal consigliere della sicurezza Nazionale americana Jake Sullivan il quale chiedeva all’Italia di inviare in Ucraina sistemi di difesa aerea. Molto probabilmente la presenza a Kiev del ministro Urso, che ha già visitato Kiev lo scorso settembre, e quella di Carlo Bonomi ha l’obiettivo di siglare accordi per la ricostruzione del paese una volta conclusa la guerra.

     

    LA MISSIONE ITALIANA

    sistemi di difesa aerea samp t 2 sistemi di difesa aerea samp t 2

    Il ministro Urso inaugurerà insieme a Bonomi e all’ambasciatore italiano in Ucraina Pier Francesco Zazo, il desk di Confindustria a sostegno delle imprese presso l’ambasciata a Kiev. Negli incontri di giornata il ministro illustrerà gli impegni italiani nel campo degli aiuti umanitari, sociali ed economici e affronterà le tematiche di cooperazione industriale e tecnologica, ponendo le basi di quelle che saranno le possibili partnership per la ricostruzione dell’Ucraina.

     

    GLI AFFARI DELLA RICOSTRUZIONE

    Rimettere in piedi il paese non è semplice. I danni sono tantissimi e man mano che prosegue la guerra cambiano le stime dei costi necessari per ripristinare le infrastrutture elettriche, ricostruire scuole, ospedali, riparare tratti ferroviari e dare vita a nuovi edifici residenziali. Secondo la vice presidente della Banca mondiale Anna Bjerde i costi della ricostruzione non sono indifferenti, si parla di circa 500-600 miliardi di euro. Lo scorso giugno, invece, la cifra si aggirava intorno a 350 miliardi.

     

    giorgia meloni volodymyr zelensky video collegamento g7 giorgia meloni volodymyr zelensky video collegamento g7

    Diversi paesi europei hanno iniziato a stringere accordi con il governo ucraino per assicurarsi una fetta nel grande business della ricostruzione. Il presidente francese ha garantito accordi per centinaia di milioni di euro alle sue aziende.

     

    Durante la conferenza internazionale sull’Ucraina che si è tenuta a Parigi lo scorso 13 dicembre  Macron aveva elogiato il ruolo delle imprese francesi ma le aveva anche invitate a fare di più «senza aspettare la fine della guerra». Sono già stati firmati accordi bilaterali sulle città sostenibili e i primi contratti comprendenti in particolare la fornitura di rotaie e di materiale per la ricostruzione di ponti.

     

    recep tayyip erdogan volodymyr zelensky recep tayyip erdogan volodymyr zelensky

    Dopo l’incontro bilaterale tra il presidente ucraino Zelenksy e quello turco Erdogan che si è tenuto a Leopoli lo scorso 18 agosto, il ministro al Commercio turco e il ministro delle Infrastrutture ucraino avevano firmato un Memorandum d’intesa che, come dichiarato dal ministero ucraino, «prevede la partecipazione della Turchia al processo di ricostruzione dell’Ucraina».

     

    Anche Erdogan, quindi, si è assicurato un posto negli affari per la ricostruzione del paese martoriato dalla guerra «Le strutture imprenditoriali e governative turche potranno sviluppare progetti specifici di ricostruzione e fornire consulenza e assistenza tecnica», aveva dichiarato il ministero dopo la firma del Memorandum. Con Urso e Bonomi, anche l’Italia vuole assicurarsi una parte fondamentale nel post-guerra.

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