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    QUANTO VALE UN PENCE? – L’EX VICEPRESIDENTE AMERICANO, MIKE PENCE, SI CANDIDA UFFICIALMENTE ALLE PRIMARIE DEL PARTITO REPUBBLICANO PER LA CANDIDATURA NEL 2024, MA I SONDAGGI GIÀ LO STRONCANO: ARRIVEREBBE AL MASSIMO AL 6% DEI CONSENSI NELLA BASE REPUBBLICANA, MENTRE IL SUO EX CAPO, DONALD TRUMP, È DATO AL 50% - I RAPPORTI TRA I DUE SONO STATI OTTIMI PER TUTTO IL MANDATO, FINO AL 6 GENNAIO 2021, QUANDO PENCE SI È RIFIUTATO DI OBBEDIRE AL TYCOON E HA CERTIFICATO LA VITTORIA DI BIDEN…


     
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    Estratto dell’articolo di Angelo Paura per “il Messaggero”

     

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    L'ex vicepresidente Mike Pence ha presentato i documenti per partecipare alle primarie del Partito repubblicano in vista delle elezioni presidenziali del 2024: una decisione arrivata a sorpresa e senza precedenti per gli Stati Uniti, che per la prima volta nella storia vedranno sfidarsi un ex vicepresidente e un ex presidente dello stesso partito.

     

    Pence dovrebbe formalizzare la candidatura in una manifestazione a Des Moines, in Iowa, questo mercoledì. I sondaggi per ora non sono certo dalla sua parte: Pence non arriverebbe al 6% dei consensi dei repubblicani, mentre Trump è dato sopra il 50%.  […] La scelta […] arriva dopo mesi di scontri a distanza con Trump, con il quale aveva avuto ottimi rapporti nel corso di tutta la presidenza, rappresentando il legame con l'ala conservatrice storica vicina alle posizioni evangeliche.

     

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    Il rapporto […] si è incrinato […] il 6 gennaio 2021, il giorno degli scontri a Capitol Hill. Quel giorno gruppi di estremisti pro-Trump avevano fatto irruzione all'interno della sede del parlamento gridando «impicchiamo Mike Pence». Negli scontri erano morte cinque persone. Il vicepresidente si era rifiutato di obbedire a Trump, che aveva chiesto nel suo ruolo di presidente del Senato di non certificare la vittoria di Joe Biden, sostenendo senza alcuna prova che le elezioni fossero truccate.

     

    mike pence mike pence

    A quel punto è stata guerra tra i due: Pence in una intervista ha definito Trump «incosciente» aggiungendo che ha «messo in pericolo me, la mia famiglia e tutte le persone all'interno del Campidoglio». La risposta di Trump è arrivata di recente, nel corso della sua campagna elettorale in Iowa.

     

    L'ex presidente ha sostenuto che la colpa degli scontri sarebbe da attribuire a Pence: «Se avesse non certificato la vittoria di Biden gli scontri del 6 gennaio non sarebbero avvenuti, quindi in molti modi potete incolpare lui per il 6 gennaio», ha detto Trump.

     

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    […] Il caucus dell'Iowa aprirà le primarie repubblicane e allo stesso tempo è visto come il luogo perfetto per spingere su temi cari agli elettori evangelici, come l'aborto. L'annuncio ufficiale arriverà insieme a quello di altri due possibili candidati alle primarie: questa settimana anche l'ex governatore del New Jersey Chris Christie e il governatore del North Dakota Doug Burgum dovrebbero presentare la loro campagna.

     

    Christie come Pence è stato molto vicino a Trump, ma ora ha detto che se Trump dovesse vincere la nomination non lo sosterrà. Oltre a Pence e Christie, alle primarie del Partito repubblicano si sono già candidati il governatore della Florida, Ron DeSantis, il senatore Tim Scott e l'ex ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Nikki Haley. […]

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