Dominique Sisley per “Dazed Digital”

su periscope si fa a gara ad essere piu rilevanti degli altri

La scorsa settimana una diciannovenne nota come “‘Océane” ha dichiarato che sarebbe stata la sua ultima apparizione su “Periscope”. Ha detto: «Non è uno scherzo. Non mi piace più niente, non ho motivi per alzarmi la mattina». Poi lo schermo della francese è diventato nero, gli utenti, intrigati, hanno cominciato a chiedersi dove fosse finita, cinque minuti dopo si è visto uno dei soccorsi: «Sono sotto al treno con la vittima. C’è bisogno di rimuoverla». Si era buttata sulle rotaie, suicido in diretta mondiale.

su periscope ogni follie ha pubblico globale in diretta

Episodio inquietante, purtroppo non isolato da quando va di moda il live streaming. Il mese prima una diciottenne aveva filmato la sua amica mentre veniva stuprata e due ragazzine avevano ripreso con Periscope l’aggressione a uno sconosciuto. Come su tutti i social, si cercano consensi, si vuole diventare più rilevanti degli altri, star agli occhi della comunità.

Ovviamente la maggior parte dei contenuti Periscope non sono estremi. La app incoraggia la partecipazione diretta e senza filtri e può essere divertente, solo che le storie positive fanno meno notizia di quelle negative.

i social hanno incoraggiato qualsiasi esibizionismo

I giovani tra i 16 e i 24 anni passano almeno 27 ore a settimana su internet, ovunque nel mondo considerano la connessione digitale “essenziale” per fare amicizia ed avere una vita sociale. Facebook e il resto già invitavano all’esibizionismo, che succede se ci aggiungi pubblico vero in tempo reale? Il gesto estremo diventa quasi inevitabile, ma imprevedibile. Viviamo nella dittatura del “real time”. I giganti del web stanno cominciando a monitorare il modo in cui la gente usa la tecnologia ma è quasi impossibile controllarla, soprattutto anticiparla.

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I suicidi pubblici non sono una novità. Chi soffre li vede come una forma di vendetta contro il mondo che li ha ignorati. L’unica differenza è che oggi il pubblico è globale. Periscope ancora non ha fatto commenti ufficiali sui casi avvenuti. Intanto, in nome della libertà di espressione, si concepiscono cose assurde.

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