Thread di Andrea Capocci - giornalista del Manifesto - su Twitter
ALESSIO D AMATO E FRANCESCO VAIA
Della collaborazione tra la Russia e l'@INMISpallanzani per il vaccino Sputnik V si stanno occupando Corriere, Stampa, Foglio, Open e altri media. Questo interesse non dipende solo dall'invasione russa. C'è un'altra questione in ballo.
I principali artefici dell'operazione Sputnik-Spallanzani sono l'assessore laziale alla salute @AlessioDAmato_ e il dg ad interim Vaia (nominato dopo il trasferimento della dg precedente). I due sono legati da una vicenda molto locale, ma di quelle che in Italia contano assai.
Al Bano allo spallanzani con Alessio D'Amato Francesco Vaia
Da un anno si attende la nomina di un dg al prestigioso Spallanzani. La scelta tocca a D'Amato. Vaia, suo fortissimo alleato nella gestione della pandemia, è in corsa. Con l'aria che tira, sarebbe meglio aspettare che si calmino le acque prima di nominare Vaia. Ma non si può:
Vaia infatti ha 68 anni, 3 in più dell'età massima per aspirare all'incarico di direttore generale. Ma (guarda il caso) a novembre un emendamento di @ItaliaViva appoggiato da Sileri e dalla destra ha alzato la soglia a 68 anni fino alla fine dello stato di emergenza.
l assessore alla sanita del lazio alessio d amato foto di bacco
Dato che lo stato di emergenza finisce il 31, rimangono solo 5 giorni a disposizione. La nomina di Vaia dunque o avviene adesso, in piena bufera politica per le discutibili collaborazioni russe dello Spallanzani, o salta del tutto.
La commissione per la selezione dei candidati è stata nominata il 3 marzo. Deve pubblicare la lista degli idonei ma non l'ha ancora fatto. Quindi tutto (pubblicazione della short list e nomina di Vaia) avverrà - se avverrà - nei prossimi giorni.
Francesco Vaia DELLO SPALLANZANI 1
Sarà interessante capire cosa succederà. Se D'Amato non sceglierà Vaia, si romperà un sodalizio che ha pesato moltissimo nella gestione della pandemia nel Lazio e che ha portato molto vento in poppa a D'Amato (futuro candidato PD alla presidenza del Lazio dopo Zingaretti).
Se invece la scelta cadrà su Vaia, D'Amato dovrà spiegare perché tra i candidati alla direzione di un IRCCS così prestigioso avrà scelto un medico dalle relazioni discutibili e da lui stesso definito "cariatide della sanità pubblica" in un passato non così lontano.