Estratto dell’articolo di Luigi Grassia per “La Stampa”
VLADIMIR PUTIN AL FORUM ECONOMICO DI SAN PIETROBURGO
Sulle banche europee che operano in Russia, nonostante la guerra e le sanzioni, grava una doppia minaccia, e la Bce si muove per sventarla. L'istituto di Francoforte ha intimato a tutte le banche dell'Eurozona di accelerare i loro piani di ritiro dalla Russia, per non essere colpite da misure punitive da parte degli Stati Uniti, […] sempre più inclini a sanzionare non solo la Russia ma anche chi collabora con quel Paese […]
La seconda minaccia per le banche europee proviene da Mosca: dopo Unicredit anche il gruppo tedesco Deutsche Bank si è visto infliggere una sentenza molto onerosa da parte di un tribunale russo per presunte inadempienze contrattuali legate al sistema delle sanzioni.
La Banca centrale europea invita a correre ai ripari al più presto: gli istituti di credito dell'area euro sono sollecitati a fornire già entro giugno alla Bce un piano d'azione per liquidare le loro attività in Russia.
unicredit in russia
Questo perché un evento della settimana scorsa ha fatto suonare un campanello d'allarme: l'austriaca Raiffeisen Bank International (Rbi) è stata costretta ad abbandonare un accordo per lo scambio di asset tra Russia ed Europa dopo aver subìto pesanti pressioni delle autorità statunitensi.
L'intervento degli Stati Uniti ha fatto temere alla Bce che non solo la Rbi ma anche altri istituti di credito possano essere presi di mira da Washington con misure restrittive della loro capacità di operare negli Usa. La Bce teme che altre banche europee possano subire la stessa sorta che è toccata alla Ablv, una banca lettone che nel 2018 ha dovuto chiudere i battenti, dopo che il Dipartimento del Tesoro degli Usa l'ha accusata di «riciclaggio di denaro istituzionalizzato» e di violazione delle sanzioni contro la Corea del Nord e le ha tagliato l'accesso al sistema finanziario statunitense.
vladimir putin al forum economico orientale 1
Nel frattempo, dopo il sequestro di 463 milioni di euro della controllata russa di Unicredit, un tribunale arbitrale di San Pietroburgo ha congelato beni della filiale russa di Deutsche Bank per 239 milioni di euro. La misura punisce la cancellazione - decisa per non violare le sanzioni europee alla Russia - di un terminale Gnl sul quale la banca tedesca aveva fornito garanzie finanziarie.
L'azione legale è stata intrapresa su richiesta di RusChimAllianz, una filiale di Gazprom, che chiede alla Deutsche Bank 239 milioni di euro. Gli attivi bloccati sono titoli appartenenti a Deutsche Bank e ad altre società in cui l'istituto tedesco detiene una partecipazione, […] . […] Oltre a Deutsche Bank e a Unicredit, davanti al tribunale arbitrale di San Pietroburgo sono state citate Commerzbank, Bayerische Landesbank e Landesbank Baden-Württemberg.