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    VAFFANBANKA! - GLI ISTITUTI DI CREDITO VIOLANO GLI ACCORDI E DI FATTO CONSEGNANO FAMIGLIE E IMPRESE IN MANO AGLI USURAI. CHI LO DICE? L'ABI!


     
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    Francesco De Dominicis per "Libero Quotidiano"

     

    Antonio Patuelli Antonio Patuelli

    Ci voleva l’Abi per smascherare gli ultimi trucchi delle banche allo sportello. E più che altro si tratta di giochi pericolosi, perché il tema è delicatissimo: prevenzione all’usura. Che poi è l’oggetto di una lettera che la Confindustria del credito ha appena spedito alle associate, richiamandole al rispetto degli accordi con enti e fondazioni che gestiscono i fondi di garanzia.

     

    Fondi creati per agevolare i prestiti a famiglie e imprese a rischio, ma di fatto azzoppati dagli istituti di credito. Che finiscono col consegnare i clienti in mano agli «strozzini», visto che non rispettano gli accordi e le convenzioni sottoscritti per dare finanziamenti a basso costo.

     

    GIOVANNI SABATINI MARCO ONADO resize GIOVANNI SABATINI MARCO ONADO resize

    Nella missiva firmata il 30 maggio dal direttore generale Giovanni Sabatini, l’Abi dice aver ricevuto una segnalazione da parte della Consulta nazionale antiusura, organismo che riunisce le fondazioni attive per combattere l’usura. . Sarebbero tre, nel dettaglio, le magagne degli istituti: tempi lunghi per le istruttorie e le domande di credito; richieste di garanzie oltre il 100 per cento del finanziamento; errori, nell’applicazione dei coefficienti previsti dalle convenzioni, che limitano l’utilizzo dei fondi «antistrozzini». Che rappresentano l’ultima spiaggia per chi non ha possibilità di accedere al credito standard. Ragion per cui, senza i prestiti agevolati, il rischio di andare a bussare ai cravattari è altissimo. 

     

    SPORTELLO BANCARIO SPORTELLO BANCARIO

    Quadro terrificante, ma l’Assobancaria non ha poteri di vigilanza. Non a caso, nelle ultime righe della lettera si avverte un certo imbarazzo, quando Abi invita le banche a «sensibilizzare la propria rete a prestare elevata attenzione alla gestione delle richieste di tale tipologia di crediti e dei soggetti che ne fanno domanda».

     

    Terreno accidentato, dunque. Con il documento dell’Assobancaria che si intreccia con l’indagine della procura di Trani. Convinta che ci sia un patto segreto, tra istituti e Banca d’Italia, volto ad alterare le soglie d’usura. Tesi, tuttavia, tanto affascinante quanto complicata da dimostrare. Anche se le carte dell’Abi confermano il vizio dei banchieri a giocare sporco. 

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