Estratto dell’articolo di Marco Gasperetti per il “Corriere della Sera”
ROBERTO VANNACCI AL PARLAMENTO EUROPEO
[…] L’inchiesta interna dello Stato maggiore della Difesa con ipotesi di danno erariale ha scagionato completamente il generale Roberto Vannacci.
Come riporta il decreto, che di fatto assolve da ogni accusa l’alto ufficiale oggi europarlamentare della Lega, le indagini «non hanno evidenziato responsabilità amministrative, per dolo o colpa grave». Dalla Lega, il commento di Claudio Borghi: «Prima delle elezioni i titoloni... dopo le elezioni...».
L’inchiesta faceva riferimento a un uso improprio dell’auto di servizio e all’impiego di risorse per l’organizzazione di eventi nel periodo in cui l’alto ufficiale era addetto militare all’ambasciata di Mosca.
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«Non ho mai avuto dubbi sulla mia innocenza — ha commentato Vannacci al Corriere della Sera —. Nella mia vita e in 37 anni di carriera militare non ho sottratto neppure un centesimo al patrimonio dello Stato e ho seguito come sempre tutti i regolamenti.
Dunque, quando è venuta fuori questa storia mi sono sentito triste, denigrato, offeso, ma allo stesso tempo non ho mai perso la fiducia. Sapevo che la verità sarebbe venuta fuori. Questo decreto mi dà ragione, ma ci sono voluti otto mesi durante i quali sono stato bollato come un truffatore».
ROBERTO VANNACCI E LA DECIMA MAS - MEME BY EMILINANO CARLI
L’avvocato di Vannacci, Giorgio Carta, ha […] spiegato che «contrariamente a quanto riportato dalla stampa, i fatti in questione non sono stati contestati nemmeno dalla Procura militare né da quella ordinaria».
Restano ancora aperte due inchieste avviate contemporaneamente dalla Procura militare e da quella ordinaria per presunta truffa e falso. Secondo alcune indiscrezioni rivelate dal Corriere della Sera sarebbero tre i filoni d’inchiesta.
Il primo riguarda presunte autocertificazioni in virtù delle quali il generale Vannacci avrebbe percepito l’indennità di servizio all’estero che è attribuita in base all’effettiva presenza dei familiari a carico nella sede di servizio estera. I soldi sarebbero stati versati, ma gli inquirenti avrebbero contestato il fatto che la moglie e le figlie di Vannacci fossero effettivamente con lui in Russia. Si contestano a Vannacci anche anomalie durante feste e cene organizzate dal generale per la «Promozione del Paese Italia» in ristoranti di Mosca o presso la propria abitazione.
«Anche in questo caso non ho nulla da temere e aspetto con fiducia la fine delle indagini — spiega Vannacci — anche se sono rimasto allibito dalla pubblicazione di notizie non verificate e coperte da segreto istruttorio».